Bologna, c’è Keita Motta esige rinforzi e frena Bernardeschi
Mandela Keita, interno ventunenne del Leuven sarebbe vicino. Anche più vicino di Hongla (Verona): il dt Sartori e il ds Di Vaio devono coprire la falla apertasi dopo la partenza di Gary Medel. Eppure, il migliaio di tifosi presenti a Valles per la prima amichevole stagionale (Bologna-Rio Pusteria 13-0), acclamano Thiago Motta, applaudono Marko Arnautovic (tripletta, ma vanno segnalati anche i 4 gol del baby centravanti Tommaso Ebone) e soprattutto chiedono se il Bologna prenderà Federico Bernardeschi, in rottura col Toronto.
Filosofia… Berna Il club di Saputo continua ad avere… Fede nell’operazione per la quale il giocatore sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio (1,5 più bonus) per un anno di prestito e poi si vedrà. Thiago Motta, invece, ha dubbi. E rimanda la risposta ai propri dirigenti che hanno proposto “Berna” al tecnico qualche giorno fa. «Bernardeschi? Io parlo dei giocatori che stanno qui e che sto allenando – dice Thiago -: per tutti gli altri nomi dovete chiedere ai dirigenti se rientrano nella nostra filosofia di gioco e di lavoro che abbiamo. E loro potranno rispondere». Un freno. Anche se poi il Bologna sta procedendo e ipotizzando spiragli per un’idea che necessita di un’architettura complessa per via dell’ingaggio del giocatore che vuole tornare in Italia anche per riconquistare la Nazionale.
Chiedete ai dirigenti Thiago Motta è sempre stato chiaro nei suoi principi di calcio. Arnautovic ha fatto tre gol e un assist? «L’ho visto bene come tutti gli altri. Si sta allenando bene come tutti». Gli obiettivi del prossimo anno? «Troppo presto per parlare di obiettivi concreti. L’altro giorno ha parlato in separata sede con Dominguez e Lucumi? Per me loro sono giocatori importantissimi». Secco. Sobrio. Deciso. E con allusioni chiare, perché gli ultimi due giocatori potranno essere i suoi leader assieme a Schouten, che nell’amichevole di ieri ha vestito la fascia di capitano oltre a Nico. «Ci mancano 2-3 giocatori? Il gruppo è da completare al più presto: chiedete ai dirigenti cosa mi manca, loro lo sanno bene, cosa serve per competere in Serie A, cosa si può o non si può migliorare». Messaggi. Forti.