Ricci in crescita Ilic sta forzando Tempo di esami per i due registi
Domani contro il Reims occhi puntati sui due centrocampisti, fondamentali nel gioco di Juric
L’azzurrino Samuele si allena da 14 giorni, non può essere brillante ma sta recuperando sui compagni
Il serbo Ivan è invece partito dal primo giorno in ritiro: dopo Lens sta provando a cambiare ritmo
Nello splendido albergo che ospita il ritiro francese del Torino, incastonato tra lo stadio Auguste Delaune e il fiume Vesle che taglia in due Reims, Ivan Juric avrà sicuramente prenotato un’ottima bottiglia di champagne. È presto, però, per aprirla, prima vorrà godersi le bollicine e per questo aspetterà l’incrocio di domani pomeriggio, alle ore 17, tra il suo Torino e lo Stade de Reims. Un occhio particolare il tecnico lo butterà sul duo dei registi granata. Sì, proprio loro: quel Samuele Ricci e quell’Ivan Ilic per i quali, neanche tanto tempo fa, proprio Juric scomodò la definizione di «una coppia da calcio champagne». A ricordarlo oggi fa un certo effetto, con il Toro atteso tra ventiquattr’ore dall’ultima amichevole del suo precampionato prima di scivolare verso il debutto in Coppa Italia nella notte del 14 agosto. E domani dove si giocherà? Proprio a Reims, la capitale dello champagne. Dove il vino francese è praticamente ovunque: per le strade della città, nelle vetrine, negli alberghi, nelle tantissime cantine che circondano il capoluogo della regione. Tra qualche ora, Ivan Juric confida di ritrovare tracce di questo calcio champagne anche dentro il cuore del suo Torino. E allora, palla naturalmente a RicciIlic, la coppia di centrocampo nata nel 2001. La più talentuosa della Serie A.
Tempo e pazienza Nell’estate granata, quelle di Ricci e di Ilic sono state storie diverse. Cominciamo dall’azzurrino. Samuele è stato l’ultimo a rientrare dalle vacanze, concluse con un viaggio in Namibia insieme alla famiglia che «mi ha cambiato il modo in cui vedo le cose: ho visto bambini e famiglie che non hanno niente eppure sono sempre sorridenti», ha raccontato Ricci. Nel ritiro di Pinzolo è sbarcato la sera del 22 luglio, la mattina dopo il primo allenamento: rispetto ai compagni viaggia con due settimane di ritardo. Non era, dunque, possibile vederlo già brillante nelle due amichevoli alle quali ha partecipato ( un tempo contro il Modena, altri quarantacinque minuti a Lens): servirà calma e pazienza per riportare il suo “motore” a un numero di giri adeguato per interpretare al meglio le richieste, in mediana, del calcio di Juric. In questi giorni, a Reims dove la squadra si sta allenando nel centro sportivo del club di casa, di fatto Ricci è entrato nella sua seconda settimana di allenamento: sta “caricando” tanto sulle gambe. Sta, insomma, svolgendo quel lavoro di quantità che i compagni hanno quasi del tutto concluso nel ritiro di Pinzolo. Rispetto ai primi sette giorni, in ogni caso, la sua condizione è segnalata in costante crescita. Un buon viatico in vista della sfida di domani.
Cambio ritmo Le lancette del tempo si spostano, invece, all’indietro quando il discorso si focalizza su Ilic. Il centrocampista serbo è in linea rispetto alla tabella di marcia del lavoro estivo, avendo cominciato sin dal primo giorno (il 17 luglio) gli allenamenti in Trentino. È rimasto in campo un’ora contro la Feralpisalò, 45’ con il Modena e 72’ a Lens. Nel Nord della Francia è apparso appesantito (che è pure normale di questi tempi), e ora sta forzando per sciogliere le gambe alla ricerca del cambio di ritmo. Dopo saranno bollicine.