La Gazzetta dello Sport

BENITEZ «Bis scudetto, si può Gabri Veiga azzurro? Si merita un top club»

- di Filippo Maria Ricci

Dopo oltre 7 anni Rafa Benitez torna in Liga. Alla fine del 2015 fu licenziato dal Real Madrid, ora è di nuovo a casa per guidare il Celta nell’anno del suo centenario, circondato da un entusiasmo incredibil­e: chiusa la campagna abbonament­i con 20.300 tessere vendute e una lista d’attesa infinita, capienza massima dello stadio 24.791.

► Perché il Celta?

«Per il progetto. Per la passione, per il centenario, perché penso di poter lavorare bene in una città che ama il calcio e una squadra che ha bisogno di tirarsi su. Per questo ho firmato un triennale».

► Si è parlato di lei anche per il Napoli.

«Avevo diverse offerte, alcune più concrete di altre. Ho scelto il Celta e ora non mi sembra rispettoso parlare d’altri».

► Ok. Però possiamo parlare del Napoli in generale.

«Come no, encantado. È arrivato lo scudetto dopo tantissimi anni e ora vedo possibile fare il bis. La concorrenz­a è agguerrita ma la squadra è ottima e si è tolta il peso del dover vincere il titolo a ogni costo. Questa l’analisi, poi c’è il cuore: io spero che il Napoli continui a vincere. Ha le potenziali­tà per farlo, anche in Europa, e lo seguo con affetto: noi quando eravamo lì abbiamo posto le basi vincendo due titoli che ora con la conquista dello scudetto sono considerat­i giustament­e minori, ma che allora avevano la loro importanza. Adesso il ghiaccio è stato rotto, i tifosi del Napoli non meritavano un’attesa tanto lunga e spero che arrivino tante altre gioie».

► E la Liga? Pare decisament­e impoverita. Un solo grande acquisto, Bellingham, Gundogan svincolato e quasi nient’altro.

«È evidente che dal punto di vista economico e di marketing la Premier League è il campionato più luccicante, ma Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1 sono lì. Per me tra Liga, Serie A e Premier non c’è tanta differenza sotto diversi aspetti, però il modo di vendere il prodotto fa sì che la Premier abbia una maggior rilevanza. Liga e Serie A hanno tanti giocatori di livello e le tre italiane nelle ultime finali europee lo dimostrano, però è chiaro che il denaro della Premier e degli arabi fa sì che prendano tanti giocatori. Una cosa che a lungo andare può avere una ripercussi­one tecnica ma al momento non è ancora così: Liga e A si difendono e sono competitiv­e».

► Chi vince la Liga?

«L’altro giorno ascoltavo la radio e dicevano che l’Atletico ha una grande rosa, però per me Madrid e Barcellona sono davanti con l’Atletico alle calcagna. Poi ci sono squadre che possono agganciars­i al treno di quelle tre per un lasso di tempo, ma a lungo andare si staccheran­no perché il peso della rosa è troppo forte. Per cui lotta a tre col Madrid in vantaggio: grande squadra, tanti giocatori forti davanti e poi con Bellingham ha qualcosa di diverso per sopperire anche alla perdita di Benzema».

► Quali sono gli obiettivi del Celta?

«L’anno scorso la squadra si è salvata all’ultima giornata, e l’anno prima ha avuto grandi difficoltà per cui ci vuole realismo. Vedremo quale sarà la nostra rosa alla fine del mercato e da li cercheremo in primis di vivere tranquilli e poi proveremo a salire un po’ di più. C’è un allenatore nuovo, è andato via Galan e ora è a pieno regime la ‘rumorologi­a’ su Gabri Veiga: si perdono giocatori importanti e bisognerà vedere come reagirà la squadra».

► Ecco, Gabri Veiga l’ha citato lei.

«Perché non me lo avrebbe chiesto no?».

► Naturalmen­te no, ma visto che me l’ha servito su un vassoio d’argento...

«Ok allora. Gabri l’anno scorso ha fatto una grande stagione e ha l’età e il potenziale per crescere e diventare un giocatore importante. Pertanto è normale che attragga l’attenzione di grandi squadre di altri campionati, con capacità economiche per affrontare il suo prezzo. Oggi sappiamo che c’è un interesse ufficiale, vedremo come andrà a finire. Per noi è così importante che se resta è un’ottima cosa, ma non so cosa dirà il mercato».

► Sembra rassegnato.

«Le ho già offerto l’assist, può bastare no?». Assolutame­nte.

I giocatori importanti si perdono, Gabri ha un grande futuro

Abbiamo posto le basi vincendo due titoli. Ora ADL può andare oltre Rafa Benitez

Allenatore Celta Vigo

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GETTY Allenatore vincente Rafa Benitez, 63 anni, al Napoli dal 2013 al 2015: una coppa Italia e una Supercoppa italiana

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