La Gazzetta dello Sport

Motta preoccupat­o per i suoi gioielli con le valigie pronte

C’è il derby con il Cesena, ma tiene banco il mercato tra arrivi e possibili partenze

- di Luca Aquino BOLOGNA

Manca da oltre undici anni, il derby contro il Cesena. E a Bologna l’attesa è altissima, come testimonia­no gli oltre 12mila biglietti venduti con una rappresent­anza ospite di 1.800 tifosi. Al primo impegno ufficiale della stagione, però, i rossoblù si presentano nel bel mezzo della tempesta Arnautovic e a una settimana dagli sfoghi di Motta per un mercato incompleto. Detto che da ieri sera è in città Dan Ndoye, il nuovo esterno offensivo oggi svolgerà le visite mediche, il Bologna deve fare i conti con una rosa ancora da rimpolpare in giornate di fuoco con possibili partenze di qualche big. Uno di questi è sicurament­e Nico Dominguez, che questa sera guiderà in campo i suoi compagni con la fascia da capitano al braccio ma potrebbe essere contempora­neamente una delle ultime uscite in maglia rossoblù.

No agli scontenti Come noto, l’argentino va a scadenza il prossimo anno e finora i discorsi su un possibile rinnovo non sono mai decollati. A Bologna è atteso il suo agente per provare a riaprire il tavolo, ma è più probabile che si faccia portatore di un’offerta per il suo assistito che piace al Milan ed è corteggiat­o dal Fenerbahçe. Il club turco è l’unico ad aver fatto un’offerta per lui arrivando a 13 milioni che non bastano ai rossoblù, ma sullo sfondo restano anche Fiorentina e Siviglia. «Dominguez e Schouten sono due giocatori importanti, è sotto gli occhi di tutti – ha detto Motta, includendo anche l’olandese, altro uomo mercato – Nella mia squadra, però, non voglio giocatori scontenti ma giocatori disponibil­i a dare il massimo. Ci sono tante situazioni da risolvere nelle quali c’entra poco l’allenatore, è la dirigenza a doverci pensare in ogni squadra non solo qui». Dominguez è nella lista dei cinque intoccabil­i (con Posch, Lucumi, Schouten e

Ferguson) di Motta, che dalla parte finale della scorsa stagione gli ha anche consegnato la fascia da capitano. Lo considera un leader della squadra, dai suoi piedi passano tanti palloni e la qualità del gioco rossoblù dipende parecchio da lui. Lo spettro di perderlo, con il rischio che anche Schouten possa partire (piace al PSV Eindhoven) non fa dormire sonni tranquilli al tecnico che avrebbe voluto una rosa già completa a dieci giorni dall’inizio del campionato. «Onestament­e non pensavo di arrivare a questo punto dell’estate in questa situazione, sappiamo che ci manca anche un terzino – sottolinea Motta -. Però siamo concentrat­i sulla partita e sono convinto che faremo una grande gara».

Tris brasiliano Il terzino sinistro resta un grande buco della squadra di Motta: nel mirino c’è un trio di brasiliani (Luan Candido, Welington e Caio Paulista) e stasera potrebbe giocare il 2004 Corazza, in ballottagg­io con l’adattato Sosa. Senza Barrow che ha la valigia pronta («Sa bene come la penso e lo sa anche il club. Tocca ai dirigenti prendere la decisione migliore»), si cerca anche un altro esterno offensivo. Piace Ngonge del Verona e per stasera è stato provato in quella posizione anche Moro con il giovane Pyythia sul versante opposto in luogo di Orsolini, appena tornato in gruppo dopo avere superato la tendinopat­ia. Il cartello lavori in corso, insomma, è sempre di grandissim­a attualità a Bologna.

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Dan Ndoye è arrivato ieri sera a Bologna e oggi sosterrà le visite mediche. Il club rossoblù ha prelevato l’attaccante svizzero dal Basilea
LAPRESSE Gol e assist Dan Ndoye è arrivato ieri sera a Bologna e oggi sosterrà le visite mediche. Il club rossoblù ha prelevato l’attaccante svizzero dal Basilea

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