La Gazzetta dello Sport

GANNA È tempo di volare

- Di Ciro Scognamigl­io INVIATO A STIRLING (REGNO UNITO)

Èstata sua per due anni, meno di dodici mesi fa gliel’hanno portata via, oggi farà di tutto per riprenders­ela. In sintesi, è questa l’ultima sfida di Filippo Ganna in questi mondiali scozzesi: dopo l’argento con il quartetto e l’oro nell’inseguimen­to individual­e in pista – con rimonta sensaziona­le annessa – il piemontese punta alla terza maglia iridata della cronometro per aggiungerl­a ai trionfi del 2020 a Imola e del 2021 a Bruges. Per capire quanto ci tenga, andiamo a riprendere le sue parole di domenica sera, quando ancora non riusciva a capire come aveva fatto a battere Dan Bigham: «Tutto bello, ma è l’11 l’obiettivo grande». E in vigilia, il piemontese ha aggiunto: «Quella vittoria mi ha dato morale perché mi dice che abbiamo lavorato bene. Alla maglia della crono ci tengo tanto, dopo tutta la fatica che ho fatto per prepararmi».

Alto Il coefficien­te di difficoltà dell’impresa è parecchio alto, è bene esserne consapevol­i. Il livello di questa crono iridata a rischio pioggia – 47,8 km con partenza e arrivo a Stirling, nord di Glasgow, percorso veloce ma duro strappo finale di 800 metri quasi all’8% medio spesso in pavé fino al castello – è talmente elevato che nessuno o quasi in sede di pronostico fa il nome del campione in carica, il norvegese Tobias Foss, vincitore a sorpresa lo scorso anno in Australia che però nel 2023 non ha conquistat­o nessuna delle 4 cronometro a cui ha preso parte. Senza volersi dilungare sul capitolo degli outsider, basta fare quattro nomi: Remco Evenepoel, Wout Van Aert, Stefan Küng e Tadej Pogacar. Il primo ha detto che «conterà tantissimo l’aerodinami­ca, e io non sono mai stato così fiducioso della mia posizione e della mia bici». Van

Aert è reduce, dome n i c a, dall’ennesimo secondo posto ‘pesante’ della carriera ma è sembrato di buon umore: «Se il percorso è per me? Cosa non lo è?». Il Belgio di argenti ne ha abbastanza. Küng arriva lanciato da un gran mondiale in linea – quinto - e dall’oro di martedì nella cronostaff­etta mista quando ha trascinato la Svizzera. Quanto a Pogacar, beh, dopo la ricognizio­ne lo sloveno ha detto che «sarà una crono super-dura, l’asfalto mi è sembrato un po’ lento», e lo ha fatto con il solito sorriso che è tutto un programma. Marco Velo, tecnico azzurro della crono che assieme a Ganna ha convocato l’ottimo Cattaneo, ha sintetizza­to così: «Filippo sta molto bene, ma credo che valga pure per i rivali. Ce la giochiamo, non deve temere nessuno».

Prove Le ultime prove sul percorso, con il traffico chiuso, il nostro gigante le ha fatte mercoledì: «Non è male il tracciato. Solo l’ultimo chilometro... lo avrei evitato». In effetti tutti l’hanno definito davvero tosto, e il pavé è pure sconnesso con l’erba che salta fuori. «Chi sono gli uomini da temere di più? Alla fine... un po’ tutti perché si tratta di una crono abbastanza lunga. Sarà un po’ da vedere sul momento, verrà una media abbastanza alta. La voglia di riprenderm­i il titolo non è nata in particolar­e dalla sconfitta dello scorso anno. La verità è che ogni volta vorresti vincere, stiamo parlando di una delle maglie più belle che si possa indossare. Vorrei riprovarci, vediamo». A tifare per lui è arrivato in Scozia anche il papà, Marco. E come sempre lo segue da vicino, sul posto, l’allenatore Dario Cioni.

Terza medaglia Dopo l’argento nel quartetto e l’oro nell’inseguimen­to individual­e il 27enne cerca un altro podio

Emozioni Sul percorso, in ri

cognizione, Ganna ha incrociato anche il compagno di squadra a Ineos-Grenadiers Geraint Thomas, con il quale ha preparato in altura ad Andorra la Vuelta (scatta il 26 agosto e per Filippo sarà il debutto nella corsa spagnola): «Lì ho fatto tanto dislivello e le appendici da crono le ho usate poco... Mi ha stupito il ‘ rapportino leggero’ che aveva, il 64 su strada. ‘Riesci a spingerlo in salita?’. Mi ha risposto ‘Nessun problema’. Beh, chapeau». Il discorso poi è finito su un altro compagno di squadra oggi al via, il 19enne britannico Tarling, che lo ha impensieri­to non poco nell’ultima vittoria contro il tempo, a fine luglio al Giro di Vallonia. «Il bello di essere giovani – la riflession­e di Ganna – è che non hai paura di niente. Non hai bisogno di dimostrare, vai alla garibaldin­a, facile». Ormai

L’attesa «Da un paio di anni sento meno la pressione ma si cerca sempre di non deludere»

lo status di Filippo è radicalmen­te diverso: «Da un paio d’anni la pressione la sento di meno. Ma si cerca sempre di non deludere, perché deludere qualcuno è forse la parte più brutta di tutto questo. Non sempre si può fare la performanc­e della vita e magari quel giorno trovi qualcuno che vai più forte di te. Forse questo non tutti lo capiscono, e poi sono pronti a puntare il dito. Non mi piace» . Oggi si lancerà alle 16.58’40” italiane: meno di un’ora di sforzo, attorno ai 53’-54’ secondo le previsioni della vigilia, vento permettend­o. Contro il tempo, contro tutti, e con una sola certezza: solo per il più veloce, in cima al castello di Stirling, spunterà l’arcobaleno.

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Filippo Ganna, 27 anni, ha vinto 27 gare da pro’: di queste ben 23 a crono
GETTY L’uomo delle crono Filippo Ganna, 27 anni, ha vinto 27 gare da pro’: di queste ben 23 a crono

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