La Gazzetta dello Sport

Il derby di Espargaro

«VINCERE SU APRILIA MI DÀ PIÙ ORGOGLIO SPECIE SE BATTIAMO I RIVALI DUCATI » Lo spagnolo: «A Silverston­e mio figlio Max mi ha detto di stare davanti per andare in tv»

- Di Massimo Brizzi

Iprimi segnali in Olanda con un bel podio, il primo stagionale; poi la conferma nel sabato di Silverston­e, con una buona Sprint Race; infine la trionfale domenica di Silverston­e, con la vittoria che ha fatto dell’Aprilia la regina d’Inghilterr­a: Aleix Espargaro si gode il suo gran momento, lucida i galloni di “Capitano” del team di Noale e riporta sul gradino più alto il gruppo di lavoro gestito da Massimo Rivola, a quasi 16 mesi dal successo in Argentina. Gara impeccabil­e, sia per strategia, con quell’asfalto umido e insidioso, sia per audacia, con il meraviglio­so sorpasso alla Ducati di Bagnaia all’ultimo giro, fino all’abbraccio tenerissim­o con i figli Max e Mia ai box. «Ci voleva, è da inizio anno che mi sento forte su questa moto, ma per tanti errori o circostanz­e non ero mai riuscito a dimostrarl­o, a Silverston­e è uscito il week end perfetto».

► Che peso ha questa vittoria rispetto a quella in Argentina?

«La prima ha un sapore speciale, ma vincere a Silverston­e battendo Bagnaia e la Ducati in quel modo è particolar­e».

► Cosa le hanno detto i figli?

«Prima della gara, Max mi ha chiesto di stare davanti sennò in tv non mi inquadrava­no...».

► Sono più graditi i compliment­i dei suoi figli o quelli del team?

«La mia famiglia è sempre al mio fianco, ma sono stato contento soprattutt­o per l’Aprilia, che per me è un’altra famiglia, fatta di tante persone che lavorano in fabbrica, non si vedono mai e che danno il massimo per ottenere risultati come a Silverston­e».

► Negli ultimi due GP Bagnaia ha fatto 54 punti, lei 52: significa che ha portato l’Aprilia al livello dei campioni del mondo?

«Mi piace il parallelo. Lavoro ogni giorno per battere il migliore, che ora è il binomio Bagnaia-Ducati, e non siamo lontani. Non so se potremo batterli sempre, ma dobbiamo stare lì vicino e mettere loro pressione».

► A Silverston­e ci sono state tre Aprilia nei primi 5: c’entra il feeling con la pista o è il segnale di una ritrovata competitiv­ità?

«È una pista dove si fa molta percorrenz­a in curva ed è adatta sia alla RS-GP sia al mio stile, ma 3 Aprilia nei 5 non è un episodio: significa che la moto è veloce».

► Cosa serve per trovare la costanza che vi manca?

«Dare continuità sarà fondamenta­le: gli aggiorname­nti ci hanno fatto fare un bello step e ne faremo ancora, ma dobbiamo restare con i piedi per terra».

► Alla radice delle difficoltà di inizio stagione c’è stato un problema tecnico o di approccio?

«Entrambi: io ho iniziato con troppa cattiveria e così ho sbagliato più del dovuto, poi in alcune gare non siamo partiti bene per la frizione, ma abbiamo migliorato questo aspetto. Inoltre, anche se non mi piace parlare di sfortuna, certi episodi non hanno aiutato».

► Non avete saputo gestire la pressione da candidati al titolo?

«Tutti in Aprilia hanno iniziato la stagione con l’idea di provare a vincere il Mondiale, anche io: questo mi ha messo una pressione che non è stata positiva. L’anno scorso mi ha fatto male il modo in cui abbiamo perso competitiv­ità nel finale, mentre adesso ci siamo detti che avremmo dovuto combattere fino alla fine».

► Tagliato il traguardo, ha toccato il nome “Aprilia” sulla tuta: quanto è forte il suo senso di appartenen­za alla casa di Noale?

«Fortissimo. In quel momento è come se avessi detto “ha vinto l’Aprilia, abbiamo vinto tutti noi, fino all’ultima persona”. Vincere è bello con qualsiasi moto, ma farlo su un’Aprilia mi dà un orgoglio in più».

► Il nuovo telaio in carbonio quando pensa di provarlo? ► Anche se è spagnolo, lo sente il derby tricolore fra il gigante Ducati e la piccola Aprilia?

«Eccome se lo sento, alla grande! Battere la Ducati, il rivale italiano, mi rende ancora più orgoglioso. Sono spagnolo, ma dopo 7 anni a Noale mi sento uno di voi. Su una pista dove contano motore e trazione, e loro sono fortissimi, siamo stati davanti alla Ducati e a Bagnaia, un pilota che guida a un livello altissimo: nemmeno io me l’aspettavo. Ora dobbiamo continuare, evitando gli errori».

► Rivola ha detto che sfiderebbe chiunque a lottare con l’Aprilia a parità di risorse. Che ne pensa?

«Più budget ti dà la possibilit­à di provare più cose, ma alla fine conta il metodo e l’Aprilia, soprattutt­o negli ultimi 3 anni, in questo ha fatto un salto enorme, rafforzand­osi con ingegneri di alto livello e dandosi un’ottima organizzaz­ione».

► A Silverston­e si sentiva invincibil­e: cose le serve per avere altre giornate... da Superman?

«Bella domanda: è una cosa che ho percepito due-tre volte in carriera. Capita quando ti senti una cosa sola con la moto, dici a te stesso “oggi nessuno mi batte”, e credi nelle tue possibilit­à. Senza feeling con la moto non ci riesci».

► Chi è Aleix: quello che cade al Mugello, allenandos­i in bici perché guarda il cellulare, o quello che infila Bagnaia all’ultimo giro con una manovra magistrale?

«Io sono un personaggi­o complesso, non tranquillo: questo mi porta a fare degli errori, a dire quello che penso in modo diretto, ma pure ad agire con il cuore, come nel sorpasso a Bagnaia».

► Farebbe un appello ai giovani per posare il cellulare quando sono alla guida?

«Sì, assolutame­nte: è stato uno sbaglio grave, soprattutt­o per un atleta. È una cosa da non fare. Potevo dire che ero caduto e basta, invece è stato meglio dire la verità, anche se sapevo che mi avrebbe portato più critiche».

Bagnaia

Lavoro ogni giorno per battere i migliori, che sono Pecco e la rossa. Serve continuità

Rivola

Alla fine conta il metodo e l’Aprilia in questo ha fatto un salto enorme

 ?? EPA ?? Esperienza Aleix Espargaro, 34 anni, è fra i piloti più esperti del Mondiale. Ha corso in 125, 250, Moto 2 e MotoGP per Honda, Ducati, Yamaha, Suzuki e Aprilia. Sotto con i figli Max (a sinistra) e Mia dopo il trionfo a Silverston­e
EPA Esperienza Aleix Espargaro, 34 anni, è fra i piloti più esperti del Mondiale. Ha corso in 125, 250, Moto 2 e MotoGP per Honda, Ducati, Yamaha, Suzuki e Aprilia. Sotto con i figli Max (a sinistra) e Mia dopo il trionfo a Silverston­e
 ?? ?? «Spero presto: mi pare una soluzione interessan­te non solo per il peso e la gestione delle masse, ma perché è un concetto nuovo».
«Spero presto: mi pare una soluzione interessan­te non solo per il peso e la gestione delle masse, ma perché è un concetto nuovo».
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy