La difesa è sistemata Preso pure Wieteska Già spesi 20 milioni
Il centrale è un pallino del tecnico Visite per il greco Chatzidiakos E Giulini prepara tanti rinnovi
Nel presente e nel futuro. Il Cagliari ha praticamente completato la rosa. Manca soltanto la punta (Petagna?) che deve sostituire il lungodegente Lapadula. Ma è l’ultimo tassello. Sarà una soluzione, last minute, soprattutto conveniente. Perché, memore delle campagne un po’ avventate degli ultimi anni, Tommaso Giulini, il presidente che ha, per ora, deciso di lavorare sotto traccia e di stare in silenzio, lasciando la ribalta ai protagonisti sul campo, a cominciare dal carismatico e mediatico tecnico Claudio Ranieri, ha pensato soprattutto a fare degli investimenti per il futuro. grazie al lavoro del ds Nereo Bonato e dello scouting guidato da Riccardo Guffanti.
Novità Così ieri il Cagliari ha mandato il difensore greco Chatzidiakos a fare le prime visite mediche a Roma a Villa Stuart dopo che aveva giocato (segnando) con l’Az Almaar il turno preliminare di Conference League contro il Brann (1-1). Giocherà anche il ritorno e dai primi di settembre sarà a Cagliari. Dove arriva, un po’ a sorpresa, anche un altro centrale: il polacco Mateusz Wieteska, classe 1997, in forza al Clermont Foot. Un investimento attorno ai cinque milioni di euro. E ora la difesa è sistemata. Con l’aggiunta di due elementi come espressamente chiesto da Ranieri. Wieteska (quadriennale a 500 mila euro a stagione), cresciuto nel Legia Varsavia, ha fatto tutte le nazionali giovanili arrivando alla maggiore. Si spinge davanti sulle palle inattive ed è tosto in marcatura dove deve limitare un po’ l’irruenza. ma è un pallino del tecnico che, quindi, saprà farlo rendere al meglio.
Investimento Da quando è tornato in A il club rossoblù ha investito più di 20 milioni nelle operazioni in entrata. I più importanti riguardano il difensore polacco e il centrocampista delle under azzurre Matteo Prati (2003), costati cinque milioni l’uno più bonus. Poi ci sono i quattro milioni spesi per un altro 2003 Ibrahim Sulemana centrocampista ghanese, prelevato dal Verona, che in queste prime uscite ha giocato a un livello alto impressionando in mediana. Per l’esterno sinistro Augello (dalla Samp) già rodato in serie A e il greco Chatzidiakos sono state effettuate due operazioni da due milioni l’una. mentre Scuffet e Jankto sono costati un milione. Un totale di 20 milioni ai quali vanno aggiunti i vari bonus concordati. Se il Cagliari dovesse riuscire a restare in A, Giulini avrebbe tra le mani un bel patrimonio di calciatori con possibilità di un mercato importante nell’estate prossima. Perché ai citati vanno aggiunti il regista Makoumbou, il portiere Radunovic, gli altri due centrali Dossena e Obert e soprattutto l’esterno offensivo Luvumbo, sempre più sorprendente.
Rinnovi E proprio riguardo a loro, il Cagliari si muove anche sul fronte rinnovi. Già fatto quello dello slovacco Obert (classe 2002) fino al 2027, sostanzialmente blindato anche l’angolano Luvumbo, con logico ritocco, sempre fino al 2027, ora si procederà anche a quelli di Dossena, Radunovic e della mezzala greca, arrivata in prima squadra dalla Primavera, Kourfalidis (2002). Che potrebbe anche essere ceduto in serie B (Ternana?) negli ultimi giorni di mercato per trovare un minutaggio importante. Solo se si verificheranno queste condizioni «Kourfa» potrebbe partire. Stessa cosa per il giovane attaccante Desogus (ancora Ternana?), anche lui 2002 che, peraltro, ha rinnovato fino al 2027.
L’affare Oltre a loro, il Cagliari ha acquisito dall’Inter il trequartista Gaetano Oristanio, 21 anni a settembre, elemento particolarmente promettente anche per l’Under 21 dell’Italia di Nunziata che i nerazzurri hanno rodato per due stagioni nell’Eredivisie in Olanda (62 gettoni e otto gol )al Volendam. Oristanio è in prestito con diritto di riscatto e controriscatto fissati a quattro milioni e mezzo e sei milioni e mezzo. Nelle prime uscite ha impressionato facendo molto bene. Se anche Giulini, a giugno, lo dovesse restituire alla casa madre incasserebbe due milioni. Non male.
( ha collaborato Roberto Pinna)