SAINZ «FERRARI, VOGLIO IL MONDIALE IO SONO FELICE QUI ACCORDO? FACILE»
Lo spagnolo: «Possiamo vincere una gara già quest’anno. Sento la stima di Vasseur e a Maranello sono di casa, tra veri amici»
Un paio di zoccoli di legno olandesi, dipinti con i peperoncini rossi, sono stati il regalo che Carlos Sainz ha ricevuto al rientro a Zandvoort. Uno dei soprannomi che gli hanno dato i tifosi è “Chili” e lo spagnolo della Ferrari gradisce. È tornato in pista dopo le vacanze trascorse in Sardegna, dove si trovava anche il compagno di squadra Charles Leclerc. «Eravamo in due località vicine, è mancato poco che ci incontrassimo, peccato non esserci riusciti perché mi avrebbe fatto piacere. Abbiamo dato priorità a famiglie e amici. Del resto, ci vediamo già tantissimo durante il campionato...».
► Quali obiettivi personali si pone per la seconda parte della stagione?
«Finora sono stato più veloce dello scorso anno e mi sono sentito più a mio agio sulla macchina, come stile di guida e assetto, riuscendo a portarla vicino al limite. Nel 2022 faticavo nonostante la vettura fosse più competitiva. L’obiettivo adesso è mettere tutto insieme nell’arco dei weekend di gara e avere maggiore continuità».
► Su quali punti deboli della vostra macchina bisogna lavorare per avvicinarsi alla Red Bull?
«La Red Bull è una macchina così completa che per lottare con loro bisogna migliorare un po’ in tutte le aree. Nelle curve lente, medie e veloci, ma anche sul passo gara, nella gestione del degrado gomme e sul bagnato. Abbiamo identificato il problema base della nostra vettura e fissato i vari punti su cui dovremo lavorare per la prossima stagione».
► Avete capito come funziona il DRS dei vostri rivali e quali altre soluzioni li rendono così veloci?
«Non è solo il DRS il segreto di Red Bull. Come dicevo, la differenza è in tutti gli aspetti della monoposto. Non c’è molto divario nel rendimento della loro ala mobile rispetto alla nostra. Ma se si considera l’insieme, viene fuori un grande gap. Stiamo trovando piccole cose su tutti i fronti».
► La Ferrari riuscirà a vincere un GP prima di fine stagione?
«Possiamo farcela e io ci credo. Però, per riuscirci, dobbiamo metterci nella posizione giusta, cioè appena dietro alla Red Bull, e approfittare delle situazioni al momento giusto, per esempio se avessero problemi o una gara meno competitiva del solito. Ma è vero che quest’anno hanno sbagliato quasi niente,sia il team sia Verstappen».
► Ha avuto come compagni di squadra Verstappen, Gasly, Hulkenberg, Norris e Leclerc. Chi è quello più difficile con cui confrontarsi?
«Bel gruppo, vero? Non male... Sono tutti piloti bravissimi e con i quali mi sono trovato bene, non mi piace paragonarli. Ognuno ha i suoi punti di forza, che possono metterti in difficoltà, allo stesso tempo il fatto di avere avuto compagni di questo livello mi ha aiutato a migliorare come pilota, osservando le loro qualità migliori».
► Come vanno le sfide a golf con Lando e con Lewis?
«Soprattutto con Lando mi trovo per giocare quando siamo ad Abu Dhabi o a Dubai. Durante il periodo delle gare in Europa capita meno».
► Quali sono le esperienze più belle, dentro o fuori dalla corse, che ha vissuto con suo padre Carlos?
«I ricordi piu belli sono legati agli anni in kart, dove eravamo padre e figlio come tutti gli altri che andavano alle corse, ed è stato così anche nelle categorie inferiori. Mentre in F.1 passi più tempo con gli ingegneri e con i media che con il tuo papà. Fuori dalle gare, andiamo in barca assieme, giochiamo a golf e facciamo altri sport, lui a 61 anni è ancora in forma ed è bello poter condividere questi momenti».
► Ha ancora il suo apparta
Progressi
Quest’anno sono più veloce e a mio agio sulla macchina Adesso l’obiettivo...
Rincorsa
La Red Bull è così completa che per lottare con loro serve migliorare in ogni area «La Red Bull non è solo il Drs ma sappiamo dove migliorare»
«I ricordi più belli con mio padre risalgono al kart: un papà e il figlio»
mento in affitto vicino a Maranello?
«Corretto, faccio la stessa vita di quando sono arrivato due anni fa alla Ferrari. Ho il mio appartamento, per stare vicino alla fabbrica e lavorare con il team, e i miei amici sono dentro l’azienda. Se voglio uscire a cena o giocare a padel, mi basta fare una telefonata per avere qualcuno con cui stare. L’Italia è simile alla Spagna per tanti aspetti e io da voi mi trovo molto bene».
► Si è sentito penalizzato qualche volta nelle tattiche di gara rispetto a Charles oppure siete stati trattati sempre alla pari?
«Capisco la domanda perché in due o tre gare consecutive è capitato che sia stato bloccato dalle strategie e ne abbia parlato alla radio. Ma erano tutti scenari previsti e in ogni caso le situazioni sono state chiarite dopo la corsa. In una stagione può capitare a entrambi i piloti di ritrovarsi in circostanze sfavorevoli».
► È contento della considerazione che hanno di lei il team principal Vasseur e i vertici della Ferrari, dal presidente Elkann all’a.d. Vigna?
«Ho sempre sentito il sostegno della Ferrari fin dall’inizio e anche dopo l’arrivo di Fred. Non ho nulla di cui lamentarmi».
► Quante possibilità ci sono che rimanga pilota della Ferrari anche dopo il 2024?
«Mancano dieci gare alla fine del campionato e io sono concentrato su quelle, ho deciso di rimandare a questo inverno i discorsi sul mio futuro. Ne parleremo allora (tante voci lo hanno accostato all’Audi; n.d.r.). Ma io sto bene alla Ferrari, voglio restare più a lungo, e sogno di diventare campione del mondo con la rossa nei prossimi anni, perciò le mie intenzioni sono chiare».
► Da che cosa dipende il rinnovo del contatto?
«È molto semplice trovare un accordo. Finora ci siamo sempre riusciti senza difficoltà e non vedo perché non dovremmo trovarne un altro».
Dualismo
A volte le strategie mi hanno bloccato ma può capitare e tutto è stato chiarito
Il futuro
Discuterò il rinnovo in inverno. Voglio restare anche dopo il 2024... per vincere