La Gazzetta dello Sport

In bianconero l’esplosione Ma quanti gol a Milano...

- di Marco Guidi @MARCOGUIDI­13

In principio fu la Juventus. O meglio, fu la prima grande occasione in una big. Bobo Vieri ci arrivò nel 1996, a 23 anni, dopo un bel campionato all’Atalanta. E partì a razzo: gol all’esordio alla Fidelis Andria in Coppa Italia, bis alla prima contro la Reggiana. Strada in discesa? Manco per sogno. Nei mesi seguenti Vieri faticò moltissimo, restando all’asciutto per tutto il resto dell’andata in Serie A. In mezzo, giusto la rete al Rapid Vienna in Champions. Ma Bobo non era soddisfatt­o, Lippi gli preferiva spesso i vari Boksic, Padovano e Amoruso, tanto che si parlava di una cessione immediata. La cronaca del tempo riporta mugugni e vere e proprie discussion­i con Moggi. La svolta negli ultimi mesi di stagione. Gol pesanti in Serie A e Champions, che convinsero Lippi a dargli la titolarità anche nella finale (persa) contro il Borussia Dortmund, in cui finì in panchina Del Piero. Vieri conquistò lo scudetto, ma in estate fece le valigie: venduto all’Atletico per 34 miliardi.

In nerazzurro Ne serviranno 66 in più a Massimo Moratti per strapparlo alla Lazio nell’estate del 1999. Coppia da sogno con Ronaldo. «Andai all’Inter soprattutt­o per giocare con Ronnie», confesserà anni dopo lo stesso Bobo. Peccato che i due scenderann­o in campo insieme con la maglia nerazzurra solo per 11 partite, a causa degli infortuni a raffica del brasiliano. Vieri all’Inter realizzò 123 gol in 190 gare, vincendo un titolo di capocannon­iere della Serie A nel 2002-03. In quei 6 anni, invece, la squadra mise in bacheca solo una Coppa Italia. Magro bottino. Ma Bobo ancora oggi ricorda: «L’Inter è la squadra che mi ha dato di più in carriera».

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