La Gazzetta dello Sport

Sanabria-Zapata, via alla scalata Juric riparte dalla coppia gol

In 3 partite hanno cambiato volto ai granata Sono una certezza per la volata di fine anno

- di Mario Pagliara

Immaginata, desiderata, invocata. E quando è arrivata la coppia dei sogni ha letteralme­nte messo le ali al Toro. Sanabria più Zapata, o Zapata più Sanabria – fate voi – è l’apostrofo granata su un progetto che comincia ad essere pieno zeppo di cose interessan­ti. Avanti tutta, allora, sulla strada del 3-5-2 dinamico, nel senso che a seconda dell’avversario si può modellare con i tre centrocamp­isti puri o con il rombo che prevede un uomo a fare da raccordo tra mediana e trequarti. Questa è la rotta: ha convinto Juric, al Filadelfia piace a tutti. E poi ci sono Duvan e Tonny, in questo momento, fonte di fiducia ed ottimismo di un Toro che sta navigando in mezzo a tanti elementi positivi. Sì, è l’asse ideale intorno al quale continuare la scalata perché Juric vuole vivere una volata di fine anno lanciata. E intanto i due 9 un risultato lo hanno già portato a casa.

Funziona La prima evidenza che si tocca con mano è il filotto di risultati positivi costruiti dal Toro prima di entrare nella sosta: in campionato il duo Zapata-Sanabria è entrato in scena a Lecce, ha proseguito contro il Sassuolo, ha salutato a Monza. In mezzo c’è stata pure la sfortunata serata di Coppa Italia, nella quale il bilancio sul piano del gioco e delle occasioni ha confermato la crescita. Non sarà stato certo un caso che, nei tre impegni in Serie A con i due centravant­i, i granata abbiano raccolto sette punti, sfiorando in Brianza la terza vittoria. La coppia ha completato la svolta tattica, aiutando a realizzare un sostanzios­o salto in alto. Oltre i punti c’è dell’altro: l’indice di pericolosi­tà offensivo con Zapata e Sanabria è lievitato. A Lecce si sono raccolti i primi segnali, nelle due successive prestazion­i di campionato è stato un crescendo di occasioni create. Sì, la coppia ha iniziato a funzionare.

Soluzioni di scorta Lungo il percorso Juric si è convinto a puntare sempre di più su un Toro visto e rivisto con il doppio numero nove. D’altronde, la compatibil­ità di Zapata e Sanabria è stata confermata alla prova dei fatti. Tonny ha beneficiat­o dell’immensa mole di lavoro che solitament­e svolge il colombiano, riuscendo pure a sbloccarsi nella vittoria casalinga contro il Sassuolo. Zapata si sta prendendo un po’ di tempo in più per ritrovare la via del gol, ma intanto si è perfeziona­to come micidiale uomo assist. In questi giorni, Sanabria è in Sudamerica con il Paraguay mentre Zapata è rimasto al Filadelfia. Juric ne ha approfitta­to per perfeziona­re meccanismi e movimenti del 3-5-2. Sanabria rientrerà in città giovedì mattina, e ci sarà tutto il tempo per preparare con lui il posticipo della Serie A di lunedì 27 a Bologna. Intanto, però, il tecnico ha cominciato a testare – storia di questi giorni – a rotazione un po’ di calciatori nella posizione di vice Sanabria. Da Karamoh (che appare, per caratteris­tiche, l’alternativ­a naturale) a Seck, per finire anche a Radonjic e a Vlasic, seppure questi due abbiano diverse attitudini nelle corde. Il Toro allarga dunque gli orizzonti: se la via madre è il doppio centravant­i, Juric sta comunque lavorando ad almeno un paio di moduli di scorta. Vuole tenersi qualche asso nella manica nel caso si paventasse l’esigenza di cambiare in corsa.

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A sinistra il centravant­i colombiano Duvan Zapata, 32 anni, insieme all’attaccante paraguaian­o Tonny Sanabria, 27: i due hanno inaugurato una nuova era al Toro, quella del doppio numero nove
LAPRESSE Nuova era A sinistra il centravant­i colombiano Duvan Zapata, 32 anni, insieme all’attaccante paraguaian­o Tonny Sanabria, 27: i due hanno inaugurato una nuova era al Toro, quella del doppio numero nove

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