La Gazzetta dello Sport

Gigi spinge Gigio

VAI DONNARUMMA A PROTEGGERE LA PORTA AZZURRA C’È ANCHE BUFFON

- di Fabio Licari INVIATO A LEVERKUSEN (GER)

Buffon Ha sempre protetto Gigio: «Gli errori? Sbagliano tutti. In Italia non aspettavan­o altro»

Il capo delegazion­e è l’idolo dell’ex Milan e ora lo lancia nella sfida che può portarci subito a Germania 2024

La notte di Berlino, il 9 luglio 2006, Gigio aveva sette anni e come altri trenta milioni di italiani era incollato alla tv per la finale del Mondiale 2006, la famiglia accanto, le bandiere, la maglia azzurra. Gigi, il suo idolo, parava tutto. Fino alla Francia aveva subito soltanto l’autogol di Zaccardo che aveva svirgolato un pallone diventato imparabile. Anche nel 3-0 all’Ucraina, snodo fondamenta­le nei quarti, s’era esibito in un paio d’interventi magici. Gigio sognava di essere anche lui un giorno, lì in campo, come tutti i bambini davanti a una partita di calcio. Ma in porta. Con i guantoni a rivestire le sue mani. Il sogno s’è avverato, Gigio Donnarumma è il nostro numero uno. E oggi è qui a Leverkusen, nella Renania, non lontano da Duisburg dov’era il quartier generale degli azzurri nel 2006. Accanto a lui, capodelega­zione, amico, confidente, c’è Gigi Buffon, visibilmen­te emozionato dai ricordi.

Lezioni di Buffon «Ho imparato tutto da Gigi», ha detto più volte Donnarumma. «La tecnica, lo stare in porta, la tranquilli­tà che aveva. Una cosa importante per un portiere è il non farsi sovraccari­care dalle emozioni. Era il numero uno. Anche quando ero nel settore giovanile del Milan e facevo il raccattapa­lle mi mettevo sempre dietro la sua porta». Ha imparato bene Gigio, nato il 25 febbraio 1999, un mese dopo che Gigi aveva compiuto 21 anni con già tre presenze in Nazionale: il debutto storico nella neve di Mosca, per il playoff (tanto per restare in tema) che doveva qualificar­e l’Italia a Francia 98. Pagliuca s’era fatto male e lui era entrato al 33’ come un veterano. Questo con l’Ucraina è il primo degli spareggi, ma un bel risultato cancellere­bbe gli altri due. Basta un pari. Stasera non prendere gol conta quanto segnare.

Prima in azzurro Donnarumma è stato più veloce del suo idolo: la prima in azzurro è arrivata a neanche 18 anni con Ventura, in amichevole con la Francia. Il ciclo Mancini è cominciato con lui e da quel giorno la porta azzurra ha avuto un solo titolare. L’apoteosi l’ 11 luglio 2021, a Wembley, quando ci siamo presi l’Europa anche con le sue parate straordina­rie. Negli occhi resta il rigore parato a Saka e i compagni che correvano ad abbracciar­lo mentre lui non s’era reso conto di aver vinto. Campione come Zoff (Europeo ‘68 e Mondiale ’82) e Buffon (Mondiale 2006). Le cifre di Buffon, 176 presenze, sono leggenda. Zoff ha difeso la porta azzurra in 112 partite. Donnarumma stasera fa 60, ma dopo Wembley non è stato lo stesso.

L’estate di Parigi La vita di Donnarumma è cambiata. L’estate dei silenzi e delle polemiche è sfociata nel discusso trasferime­nto al Psg che i tifosi del Milan non gli hanno mai perdonato. Il tempo dirà chi ha avuto ragione. Al Milan la dimensione era ideale e Gigi continuava a migliorare a ogni partita. Al Parco dei Principi il rendimento è stato discontinu­o, all’inizio anche per l’alternanza con Keylor, e poi perché qualche partita, vedi in Champions con il Real Madrid, è ricordata per qualche papera che ne ha offuscato l’immagine. Ha vinto due “scudetti” francesi, la Supercoppa, ma è sempre sotto esame. La squadra più glamour d’Europa non è l’ideale per crescere.

La difesa di Gigi

Nella sua lunga carriera Gigi Buffon ha affrontato “nemici” quali i grandi

La grande eredità Come Gigi al Mondiale 2006, Gigio con le sue parate è stato decisivo a Euro 2021

attaccanti, la cattiveria degli invidiosi, anche una depression­e, ma ha sempre reagito da campione. Se Gigio soffre, è il primo a difenderlo. Una volta ha detto: «Donnarumma ha fatto una cagata, amen, succede a tutti. In Italia non aspettavan­o altro. Non l’ho incoronato io mio erede, ha grandi doti e si è meritato da solo questa cosa con le splendide prestazion­i». Qui naturalmen­te al centro di tutto c’è l’Italia, non Donnarumma, e dietro c’è Vicario, che ha smaltito l’influenza e che al Tottenham sta continuand­o la sua corsa verso i grandi. Prima o poi una chance l’avrà, si spera in un’amichevole per l’Europeo. Prima c’è da conquistar­e il pass stasera. Con Donnarumma, l’eroe di Wembley, e Buffon al suo fianco.

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Gigi Buffon, 455 anni, campione del Mondo nel 2006
GETTY Y Capo delegazion­e gazione Gigi Buffon, 455 anni, campione del Mondo nel 2006

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