Ora al Toro serve il vero Vlasic Juric lo aspetta
Allenamenti speciali per il croato: impegno totale per tornare al massimo
Da oggi il Toro si ritrova al Fila e Nikola Vlasic può iniziare il programma di preparazione studiato apposta per lui in maniera da portarlo a Bologna in condizioni di forma ottimali. La nazionale croata lo ha rispedito a Torino dopo un paio di giorni di ritiro avendo riscontrato un affaticamento muscolare che ne sconsigliava l’impiego. Un bel “favore” fatto dal c.t. Zlatko Dalic a Ivan Juric, suo compagno ai tempi dell’Hajduk Spalato, che alla ripresa del campionato ha subito bisogno dell’apporto del centrocampista più estroso, soprattutto alla luce dell’assenza sicura di Ricci e Linetty. Vlasic ha già ripreso l’attività atletica giovedì (dopo tranquillizzanti accertamenti clinici) e venerdì ha lavorato assieme ai compagni, ma siccome il gruppo era falcidiato dalle assenze dei nazionali non sono stati allenamenti spinti. In questa settimana che porta alla trasferta di lunedì sera al Dall’Ara, ecco che il talento croato potrà verificare appieno la sua condizione, migliorandola fino al livello che serve contro un Bologna ambizioso, attraverso il programma a lui dedicato.
La fiducia
In questa stagione il suo rendimento è risultato al di sotto delle attese, nessuno se lo nasconde al Toro anche perché il campo finora ha parlato chiaro: dieci presenze, una rete, zero assist. Nonostante il sostegno costante dell’allenatore suo concittadino, che gli ha concesso i 90’ nei confronti con le big: Milan, Lazio, Juve e Inter. Poi ci sono gli 81’ col Sassuolo, la sola partita dove è risultato decisivo realizzando il gol da tre punti. Questo l’ultimo giudizio espresso su di lui da mister Juric: «Di Vlasic non posso dire nulla, al Filadelfia durante la settimana ha sempre un atteggiamento da ottimo professionista, mentre in partita patisce il fatto di voler fare di più e non ci sta riuscendo: deve andare in campo con un po’ più di leggerezza mentale».
Il sostegno
Sono parole di incoraggiamento che sottolineano nel contempo un concetto importante: a differenza di altri giocatori che hanno avuto cali nella concentrazione e nelle motivazioni, e quello di Radonjic è il primo nome che viene in mente, Vlasic non ha mai creato disagi nello spogliatoio. Il problema di Nikola sta dunque racchiuso tuttoto iin una forma non ideale che ha indotto ind il c.t. croato Dalic, alle prese pre con un girone di qualificazione zio a Euro24 da chiudere felicemente cem domani in casa contro l’Armenia, l’Ar a rispedirlo immediatamente tam a Torino una volta verificato cat che non avrebbe potuto essergli ser utile negli ultimi due impegni in calendario.
Il ppilastro
Proprio il brillante MoMondiale della Croazia, terzo postosto, nel quale Vlasic ha preso parte a sei partite su sette, funge un po’ da spartiacque delle sue prestazioni in granata perché rientrato in Italia il suo rendimento è progressivamente calato. Come se il sole arabo gli avesse scaricato le pile, che in questa settimana entrante verranno appunto rimesse sotto carica. Nella passata stagione, Vlasic ha segnato cinque reti e distribuito ai compagni sei assist in 34 presenze: insomma, è stato un pilastro. Di qui l’importante investimento economico del club granata per riscattarlo dal West Ham. Ecco, deve tornare a quel livello lì, al più presto possibile. Adesso che il nuovo modulo adottato da Juric prevede il doppio centravanti, il Toro ha assolutamente bisogno di poter contare con regolarità sull’ispirazione del suo centrocampista più ricco di talento. Che comunque un segnale incoraggiante lo ha già inviato col guizzo del 2-1 al Sassuolo. Ecco, si riparte da lì.