Dinastia Esposito Passa da Pio il volo azzurro
Il terzo fratello cerca il tris dopo i due gol consecutivi
La classifica? Siamo primi del girone e abbiamo il dovere di cercare di restarlo
C. Nunziata C.t. Italia U21
Cork è famosa tra i liceali italiani perché, oltre a essere una città universitaria e la seconda più popolosa d’Irlanda dopo la capitale Dublino, è meta frequente delle vacanze-studio per imparare l’inglese. Per l’Under 21 è diventata una specie di abitudine. Per il terzo biennio consecutivo i nostri ragazzi sono in trasferta autunnale da queste parti. Ci arrivano da primi della classe: i 7 gol rifilati a San Marino giovedì scorso sono stati seguiti infatti dalla sconfitta degli irlandesi – fino ad allora capoclassifica – nella trasferta in Norvegia. Dunque Italia al comando del gruppo A di qualificazione all’Europeo 2025, primato che va consolidato nell’ultimo impegno del 2023, anche perché poi la strada potrebbe diventare in discesa, con tre partite di fila in casa il prossimo anno. E a guidare la nazionale Under 21 di Carmine Nunziata c’è proprio un... liceale o quasi. Il più giovane di tutti, Francesco Pio Esposito, classe 2005, diciotto anni compiuti a giugno. Arriva da due gol consecutivi: uno realizzato a Bolzano contro la Norvegia, un altro su rigore a San Marino. Il terzo è chiamato…
Dinastia
Pio è il terzo della dinastia degli Esposito, tutti nati a Castellammare ma cresciuti nel settore giovanile dell’Inter: Salvatore ha guidato il centrocampo dello scorso biennio e ha ammesso che il più forte dei tre è proprio il più piccolo, Sebastiano è attaccante come lui – a lui Lukaku cedette un rigore per regalargli il primo gol da professionista in un Inter-Genoa del dicembre 2019 – ed è in età da Under 21, ma per ora Nunziata gli preferisce il fratellino. Di più: ne ha fatto da subito il suo centravanti titolare, assecondandone il recente ed eccellente curriculum in azzurro. Pio ha infatti giocato prima il Mondiale Under 20 – con Nunziata in panchina – nel quale l’Italia è arrivata a un passo dal trionfo, perdendo solo in finale con l’Uruguay (per lui una rete nei quarti alla Colombia). Poi ha proseguito l’estate agli ordini di Alberto Bollini nell’Under 19, laureandosi campione d’Europa (segnando un gol, su rigore, nella prima partita contro Malta). Mica male.
Curriculum
Ma è stato solo il trampolino di lancio. Dopo i 15 gol della scorsa stagione con la Primavera (ma 14 nelle ultime 20 partite, giocate tra l’altro con la fascia di capitano), l’Inter lo ha mandato in prestito allo Spezia: il classico trasferimento per trovare minuti, esperienza e gol. E il gol è arrivato, il primo da professionista, contro la Reggiana, su assist del fratello Salvatore, e poi anche il secondo, a Palermo. Della famiglia, è quello che fisicamente è più prestante. Ma alla fisicità unisce coordinazione e soprattutto visione e tempi di gioco inusuali per un ragazzo della sua età. Se con San Marino ha segnato solo su rigore, si è però fatto notare per il gioco di sponda e in particolare per l’assist sul tris di Gnonto: dopo aver ricevuto in area, Pio ha visto con la coda dell’occhio l’inserimento di Willy e gli ha consegnato il pallone con un tempismo pressoché perfetto.
Scelte
Saranno ancora loro la coppia d’attacco di Nunziata, che ritrova Bove e il suo dinamismo in mediana e che ha scelta per la casella del trequartista. Volpato ha esordito bene, Fazzini scalpita, Fabbian risponderebbe all’esigenza manifestata da Nunziata alla vigilia: «Potrebbe esserci un giocatore più di inserimento che di qualità». A Cork fa freddo, c’è vento, e il terreno del Turner’s cross non rende onore alla verde Irlanda. Ma l’obiettivo è uno solo: «Siamo primi e dobbiamo cercare di restarci» chiede il c.t.