La Gazzetta dello Sport

GIROUD CON L’ATALANTA LEAO A NEWCASTLE E BENNACER HA FRETTA PIOLI RADDOPPIA COSÌ

Rossoneri attesi a due sfide chiave in cinque giorni: il piano del tecnico per gestire i rientri Anche Kjaer quasi pronto

- di Marco Fallisi

Stefano Pioli ha tra le mani 87 gol, 69 passaggi chiave e 84 contrasti vinti: tra Atalanta e Newcastle li schiererà in campo per potenziare il motore del suo Milan, che adesso vuole spingere forte. Tutti insieme no, non è possibile, ma distribuir­li tra una partita e l’altra assolutame­nte sì: gli 87 gol segnati dalla coppia Leao-Giroud in rossonero riporteran­no certezze in attacco, i 69 passaggi chiave di Bennacer restituira­nno geometrie e verticalit­à al centrocamp­o, gli 84 contrasti vinti da Kjaer potranno irrobustir­e una difesa che ha dovuto arrangiars­i nell’emergenza. Attorno ai quattro pilastri nasceranno due Milan per cinque giorni: tenere il passo delle prime nella corsa scudetto e provare a rivoltare il girone di Champions così è possibile.

I signori del gol In attacco, il Milan comporrà il puzzle del disegno preferito tra sabato e il 13 dicembre: comincia Giroud, lo raggiunger­à Leao. Mentre Pulisic si è rimesso a segnare con il gran gol al Frosinone. In quella partita a servirlo era stato Maignan, nella prossima è probabile che l’americano si metta al lavoro per creare spazi all’amico Giroud: il feeling nato ai tempi del Chelsea invecchia benissimo. Oli è rimasto a guardare tra Fiorentina e Frosinone perché squalifica­to e la parentesi di Champions col Borussia, con quel rigore sbagliato dopo sei minuti, è stata una delle poche serate da dimenticar­e in rossonero. Inutile dire con quanta fame si presenterà di fronte all’Atalanta, una delle cinque squadre dell’attuale Serie A a cui non ha ancora segnato. Giroud riprenderà dalla rete di Lecce, preceduta dalla doppietta di Napoli e poi dai gol di Roma e Bologna: nelle prime 6 presenze fuori casa di questo campionato, Oli ha segnato 5 gol, mai una partenza così lanciata lontano da San Siro. Obiettivo scontato: proseguire a Bergamo e confermars­i a Newcastle. Dove entrerà in scena Leao: la rincorsa di Rafa, ormai guarito dalla lesione al bicipite femorale della coscia destra, prosegue, il 10 milanista vuol provare a esserci almeno in panchina con l’Atalanta – e magari giocare uno spezzone – per poi ripresenta­rsi dall’inizio nel dentro o fuori per gli ottavi di Champions contro gli inglesi. Chukwueze in Europa gli lascerà spazio: sabato il nigeriano avrà l’ennesima occasione per dimostrare che il gol con il Dortmund non è stato un’eccezione.

Staffetta al centro Ieri ha lavorato a parte anche Simon Kjaer, che poi ha postato su Instagram la foto della sua corsa a Milanello scrivendo una sola, significat­iva parola: “Progress!”. Ecco, il danese è uno che centellina le apparizion­i sui social, e allora quel post assume un’accezione speciale: il rientro si avvicina e per il Milan è una buonissima notizia. Perché il trasloco di Hernandez dalla fascia al centro ha convinto e sarà riproposto anche a Bergamo, ma in Champions (dove peraltro al momento non ci sono centrali di ruolo disponibil­i oltre a Tomori, visto che il 18enne Simic è fuori dalla lista Uefa) l’esperienza di Kjaer potrà tornare utilissima: condizione permettend­o, la staffetta tra lui e Theo diventa un’opzione possibile.

Bennacer e gli altri A proposito di opzioni, quelle della mediana adesso abbondano: per la prima volta in stagione, Pioli potrà contare su 7 centrocamp­isti su 7. Il conto scende a 6 in Cham

La situazione Theo confermato da centrale sabato a Bergamo In mediana ora c’è abbondanza

pions, competizio­ne in cui Bennacer non può mettere piede fino agli eventuali ottavi: il suo recupero ha bruciato le previsioni di inizio stagione. E così, se il trio per Newcastle è praticamen­te fatto — Musah, Reijnders e più avanti Loftus-Cheek —, quello anti-Atalanta richiederà qualche ora in più di riflession­e. Perché Bennacer vuole «dare tutto, mangiare il campo, mangiare il pallone», come ha detto dopo il ritorno in campo con il Frosinone, e sarebbe l’uomo ideale nel 42-3-1, ma non ha ancora 90 minuti nelle gambe e Pioli lo doserà: il minutaggio aumenterà progressiv­amente, già a partire da sabato. Ad affiancare Reijnders sarà uno tra Adli, Pobega e lo stesso Musah (Krunic, sempre più attratto dalle sirene turche per gennaio, è scivolato indietro). Tutti, nessuno e centomila titolari: ora che il reparto si è scrollato di dosso anche l’ultimo infortunio, Pioli vuole gestire le risorse con le rotazioni. Era nei piani da agosto, come del resto correre per scudetto e Champions.

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Olivier Giroud, 37 anni, e Rafa Leao, 24, si dividerann­o i compiti in vista delle prossime due sfide: il francese tornerà titolare a Bergamo, il numero 10 punta a partite dal 1’ con il Newcastle
Uomini gol Olivier Giroud, 37 anni, e Rafa Leao, 24, si dividerann­o i compiti in vista delle prossime due sfide: il francese tornerà titolare a Bergamo, il numero 10 punta a partite dal 1’ con il Newcastle
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Stefano Pioli, 58 anni, sulla panchina del Milan dall’ottobre 2019 quando subentrò a Marco Giampaolo
GETTY Guida rossonera Stefano Pioli, 58 anni, sulla panchina del Milan dall’ottobre 2019 quando subentrò a Marco Giampaolo
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