La Gazzetta dello Sport

Guendouzi accelera

Conquista la Lazio Adesso Milinkovic ha un suo successore

- di Stefano Cieri ROMA

Il francese ha convinto Sarri e conquistat­o i tifosi. E il paragone col serbo non è più ingombrant­e

Adesso sì, un parallelo si può fare. Matteo Guendouzi non sarà mai Sergej Milinkovic. Non è escluso che in prospettiv­a diventi anche più forte del serbo, ma le caratteris­tiche dei due sono talmente diverse che un paragone è quasi impossibil­e farlo. Ma il loro destino è comunque legato: il francese (dopo che all’inizio sembra dovesse essere Kamada) è diventato il sostituto del serbo nella Lazio. Un’eredità pesantissi­ma che Guendouzi ha fatto fatica a gestire all’inizio, ma che poi un passo alla volta (passo spedito, visto che corre senza rifiatare mai) è riuscito a gestire sempre meglio. Fino al punto che adesso, dopo tre mesi di Lazio (è arrivato fine agosto) un parallelo tra lui e il Sergente si può fare. Milinkovic, con i gol, gli assist, la sua fisicità, era una sorta di totem. Il francese è meno decisivo (per ora), ma corre di più, partecipa attivament­e alla fase difensiva ed è anche molto bravo a ribaltare l’azione.

Percorso completato Il suo valore si era intuito subito. Sin dal debutto nella partita di Napoli. Dove aveva anche segnato un gran gol, annullato poi dal var per un fuorigioco di Zaccagni. Dopo quella bella prova, però, nelle successive uscite Guendouzi non era stato altrettant­o brillante. A Napoli aveva giocato (da subentrato, nell'ultima mezzora) con l’entusiasmo e la spensierat­ezza di chi era appena arrivato. Poi ha dovuto cominciare a calarsi davvero nella nuova realtà e nel calcio che gli chiedeva Sarri. Non è stato semplice. E infatti il suo rendimento nelle prime sette giornate di campionato non è stato esaltante, come dimostra la media voto di 5,78. In questa prima fase Sarri lo ha utilizzato quasi esclusivam­ente da subentrato, schierando­lo titolare soltanto in due occasioni. Poi la lenta e inesorabil­e ascesa. Dall’ottava giornata in poi è stato sempre titolare, colleziona­ndo una media voto di 6,28. Nelle prime gare il tecnico lo ha sempre sostituito nel corso della ripresa, nelle ultime tre è invece rimasto in campo fino alla fine. Un’ascesa confermata in Champions, dove dopo aver giocato da subentrato le prime quattro partite è stato titolare nell’ultima con il Celtic.

Idolo dei tifosi L’apoteosi c’è stata però martedì sera in Coppa Italia. Contro il Genoa Matteo ha finalmente rotto il ghiaccio e realizzato il primo gol con la Lazio. E poi, sulle ali dell’entusiasmo, è stato di gran lunga il migliore in campo. Una prova maiuscola sottolinea­ta dai tifosi biancocele­sti per i quali Guendouzi è già un beniamino. Ha conquistat­o tutti con quella faccia da monello a cui non puoi non voler bene, ma anche e soprattutt­o con la generosità con cui affronta ogni partita. Corre senza risparmiar­si mai, ma resta lucido nelle giocate ed è sempre più funzionale al gioco di Sarri. Ora ha anche cominciato a segnare. Sì, un parallelo con Milinkovic adesso è possibile. E non era affatto scontato potesse accadere così velocement­e.

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Matteo Guendouzi, 24 anni, francese, alla prima stagione con la Lazio E Sergej Milinkovic Savic, 28
GETTY Corsa e qualità Matteo Guendouzi, 24 anni, francese, alla prima stagione con la Lazio E Sergej Milinkovic Savic, 28

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