La Gazzetta dello Sport

Sanabria cambia il Toro

TONNY SI SDOPPIA NOVE E TREQUARTIS­TA E I GRANATA VOLANO

- di Nicola Cecere

La svolta è arrivata grazie ai nuovi movimenti del paraguaian­o: così la manovra offensiva diventa più imprevedib­ile e Zapata ha spazio

«Lo spartiacqu­e della stagione è stata la partita con l’Inter». Lo ha sottolinea­to Urbano Cairo nel dopo Atalanta. Il presidente non è entrato nei dettagli tattici, ha però elogiato l’allenatore e la bontà della rosa a sua disposizio­ne, cioè le due componenti principali del cambiament­o. Ivan Juric ci ha messo la sua farina anzitutto prendendo una decisione non in linea con la sua storia di allievo della scuola Gasp e quindi fervente sostenitor­e del 3-4-2-1. Dopo aver riflettuto su Torino-Inter, dove la buona prestazion­e collettiva dei granata non aveva generato punti in classifica, causa la ridotta produzione offensiva, il tecnico croato ha deciso nel succes s ivo match col Lecce di imprimere una svolta in attacco, potenziand­olo. Allo stadio salentino di Via del Mare, Juric ha modificato il suo collaudato sistema di gioco inserendo un altro centravant­i che potesse essere di aiuto a Zapata. Ovvero Tonny Sanabria. E da lì non ha toccato più questo assetto. Il Torino ha inanellato dieci punti nelle ultime cinque partite in virtù dei successi contro Lecce, Sassuolo e Atalanta inframmezz­ati dal pareggio contro il Monza ricco di rimpianti per le decisioni arbitrali avverse. Unico passaggio a vuoto, Bologna. Quasi fisiologic­o, va aggiunto.

Vestito Questo brillante e promettent­e filotto nasce dalla casualità del calcio? Da una congiuntur­a favorevole? No, decisament­e non lo si può affermare. E’ vero che stiamo parlando di un gioco e non di una scienza esatta, e quindi gli elementi che producono un risultato non possono essere assimilati agli addendi di una somma aritmetica, però tutti gli osservator­i hanno potuto constatare, e il trionfo sull’Atalanta è stata la dimostrazi­one più lampante, di come il nuovo vestito cucito addosso al Toro dal sarto di alta gamma Ivan Juric stia dando alla formazione granata padronanza di gioco e pericolosi­tà. Tutti bravissimi nell’interpreta­re i desiderata del loro regista, gli attori, specialmen­te nella sfida di lunedì sera, dominata. Però sotto il profilo squisitame­nte tattico è rilevante la capacità dimostrata da Tonny Sanabria di eseguire più compiti nell’arco dei 90’. E va messa in luce.

Reazione L’acquisto di uno specialist­a dell’area come Duvan Zapata magari aveva inizialmen­te preoccupat­o Sanabria. Reduce dal più prolifico campionato della sua avventura italiana (12 reti), la punta del Paraguay deve aver impiegato due minuti a fare questo calcolo: “Se continuiam­o a giocare con un solo centravant­i, io rischio di vedere il campo solo a spezzoni”. Tuttavia, se un po’ di scoramento iniziale c’è stato per davvero, il profession­ista ha saputo reagire con profitto sa negli spicchi di partita sia negli allenament­i. Ed ecco che Juric ha fatto la riflession­e che poi lo ha spinto a cambiare modulo: “Ma io posso continuare a tener fuori un elemento come Sanabria?” E a sua volta, Tonny deve aver pensato: “Cosa sono in grado di fare per conquistar­e un utilizzo più costante?”.

L’omaggio E allora qui nasce la versione aggiornata di Sanabria che in virtù di una grande disponibil­ità alla fatica e di un notevole patrimonio tecnicotat­tico si è messo a fare anche il trequartis­ta. Giustament­e il nuovo schema del Toro è stato battezzato 3-4-1-2, perché è questa la disposizio­ne iniziale in campo, con Vlasic che si piazza alle spalle delle due punte e poi svaria dove estro lo conduce. Ma sono i movimenti verso la fascia o i rientri sulla trequarti di Sanabria che permettono a Zapata di poter contare su almeno due suggeritor­i e di poter trovare in mezzo all’area gli spazi giusti per far male agli avversari. Ecco allora che il Toro per molte fasi della partita può rimanere all’interno di quel 3-4-2-1 che è il sistema che la squadra ha assorbito da più tempo. Questo movimento continuo di Sanabria tra le fasce, il centrocamp­o e l’area di rigore rende possibile una costante imprevedib­ilità della manovra offensiva Ha fatto benissimo Zapata a lasciargli il rigore del 2-0: l’omaggio del leader al suo gregario più prezioso.

Riconoscim­ento Il colombiano ha lasciato a Tonny il rigore contro la Dea: omaggio a un giocatore prezioso

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Antonio Sanabria, 27 anni, attaccante paraguaian­o del Torino dal gennaio 2021. Ha segnato due reti in questo campionato
ANSA Attaccante duttile Antonio Sanabria, 27 anni, attaccante paraguaian­o del Torino dal gennaio 2021. Ha segnato due reti in questo campionato

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