Pista bob: rinvio. Hockey ghiaccio: allarme
Milano Prima l’assemblea dei soci della Fondazione, poi la riunione del Cda: con un inevitabile nulla di fatto. La situazione circa la pista che ospiterà bob, slittino e skeleton ai Giochi di MilanoCortina 2026 resta in alto mare. Anzi: la Cabina di Regia governativa di martedì sera a Roma, col ritorno di un’ipotesi legata a un impianto “ridotto” a Cortina, quando si sarebbe dovuta valutare quella con al centro Cesana, ha ulteriormente ingarbugliato la matassa. La politica tira da una parte e dall’altra. Per non dire del Cio, che insiste nel suggerire che la soluzione vada trovata all’estero, con i comitati olimpici di Svizzera, Germania, Austria e Stati Uniti che già hanno fatto pervenire la documentazione per un’eventuale analisi. Se ne saprà di più martedì 19, quando la Fondazione stessa valuterà le proposte arrivate, nazionali e no. Con una certezza: la scelta definitiva andrà fatta entro il 30 gennaio.
Ritardi Palaitalia Non bastasse, è della notte italiana di ieri il grido d’allarme lanciato da Gary Battman, potentissimo della Nhl, la lega professionistica nordamericana dell’hockey ghiaccio. Il quale, a Seattle, durante i lavori del Board of Governors, in merito all’eventuale ritorno dei giocatori Nhl all’Olimpiade (mancano da Sochi 2014) ha dichiarato: «Siamo favorevoli, benché non esista una tempistica precisa per una decisione. Ma la situazione impiantistica di Milano-Cortina non ci aiuta. Di solito, quando per i Giochi si realizza un nuovo impianto, deve essere concluso con un anno di anticipo, così da poterlo testare. Sento dire che quello di Milano (il Palaitalia, ndr) sarà pronto per l’ultimo trimestre 2025, 6-8 settimane prima del via. A questo punto nemmeno siamo sicuri che il torneo si disputerà in città...».