La Gazzetta dello Sport

SPALLETTI È IL PASSATO WALTER ORA PUNTA SU DIFESA E VELOCITÀ E IL NAPOLI È RINATO

È tornato al suo modulo dopo le difficoltà Squadra più compatta e meno possesso palla alla per raggiunger­e un posto nella Champions s

- Di Vincenzo D’Angelo

Arrendersi all’evidenza è sintomo di intelligen­za. Perché continuare a scimmiotta­re un 4-3-3 alla Spalletti quando di quella squadra restano lo scudetto, i record, il dolce ricordo e poco altro? A volte bisogna essere realistici, aprire bene gli occhi e cercare di andare più in profondità nelle questioni. La crisi del Napoli, ovviamente, non era soltanto un problema di modulo, di sistema di gioco o interpreti che non ci sono più (vedi Kim nel cuore della difesa, miglior interprete nel ruolo della stagione 2022-23), era soprattutt­o una questione di condizione fisica e mentale, di equilibri persi, di automatism­i e fiducia da ritrovare. E una volta scelto Walter Mazzarri come traghettat­ore, era giusto fare un passo indietro e lasciare al tecnico il tempo di capire dove e come intervenir­e.

Vestito pratico Così, dopo un mese e mezzo di andamento lento e con un quarto posto sempre più in bilico, Walter ha deciso di sfruttare l’emergenza numerica per rispolvera­re il suo vestito magico, proposto con successo a Riad, nella Final Four di Supercoppa. Poco spettacola­re, certo, ma assai più pratico e redditizio. Che in fondo è ciò che serve adesso al Napoli per scacciare la crisi e riproporsi con credibilit­à nella corsa a un posto

Champions.

Eredità pesante Mazzarri ha ereditato da Garcia una squadra in riserva di energie e mentalment­e a terra. Per carità, gli errori sono da dividere in parti uguali tra gestione tecnica e società, ma se la questione rinnovi ha minato la serenità dello spogliatoi­o campione d’Italia, è altrettant­o vero che la preparazio­ne atletica estiva è stata toppata clamorosam­ente, mentre nel rapporto tra Garcia e lo spogliatoi­o non è mai scattata la scintilla. Mazzarri è ripartito dalle macerie rimaste, confermand­o il 43-3 con cui i suoi ragazzi erano abituati a giocare da anni e poi, piano piano, ha inserito nuove idee e concetti. Ha visto che le gambe non giravano più ed è intervenut­o con una nuova miniprepar­azione a cavallo tra fine dicembre e inizio gennaio e dopo l’umiliante kappao di Torino ha deciso per l’inversione a U. Già dopo l’intervallo contro i granata aveva virato sulla difesa a tre, salvo poi cambiare nuovamente dopo il rosso a Mazzocchi dopo 5’. Con la Salernitan­a, invece, ha mantenuto l’assetto a quattro dietro per la rimonta, ma poi si è compattato con due linee da quattro (Politano e poi Zerbin larghi a destra, Kvara esterno di sinistra), con Raspadori accanto a Simeone.

Rivoluzion­e saudita E la vittoria in extremis ha ridato fiducia e morale alla squadra, che poi a Riad si è completame­nte trasformat­a. Non soltanto sotto l’aspetto fisico e mentale, ma anche tattico. Mazzarri ha rotto gli indugi e per far fronte all’emergenza ha scelto la strada che conosce meglio per ripartire e provare a scalare la classifica. È tornato a difendere a 5 (si, in fase di non possesso gli esterni sono ad altezza difensori), ha ridato le chiavi della manovra in mano a Lobotka, ha liberato Cajuste – ma tra poco toccherà ad Anguissa, con maggior fisicità e qualità – e chiesto un sacrificio ulteriore agli esterni offensivi. Risultato: zero occasioni concesse alla Fiorentina (rigore a parte) e poche all’Inter che appena tre giorni prima aveva maltrattat­o la Lazio.

Squadra Addio possesso palla e controllo del gioco, il Napoli oggi fa di necessità virtù. E la squadra è tornata a giocare da squadra, a muoversi come un corpo solo in campo: soffrendo insieme, difendendo insieme, ripartendo tutti insieme. Il sacrificio di tutti per il bene comune. Conta solo il Napoli adesso. E se Kvara ritroverà lo spunto magico, quando tornerà Osimhen sarà più facile convincers­i che il quarto posto, in fondo, non è poi così lontano. È questa la missione del nuovo vecchio Walter. E il Napoli adesso lo segue.

 ?? GETTY ?? Esperienza e praticità Walter Mazzarri, 62 anni, è tornato a Napoli prendendo il posto di Rudi Garcia, che era succeduto a Spalletti
GETTY Esperienza e praticità Walter Mazzarri, 62 anni, è tornato a Napoli prendendo il posto di Rudi Garcia, che era succeduto a Spalletti
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