La Gazzetta dello Sport

ATTENTI... AI DIFENSORI

Se re Lautaro resta a secco c’è la coppia Acerbi-Bastoni Alessandro: «Nel primo tempo ci hanno mangiato. Poi il mister ci ha detto di essere quello che eravamo pochi giorni fa»

- di Filippo Conticello ROMA

Anche quando Lautaro ha una normale, umana astinenza dal gol, l’Inter trova soluzioni alternativ­e per accompagna­re la nave in porto. Non solo Thuram, gemello siamese del Toro e sempre più centravant­i, ma anche altri della premiata compagnia nerazzurra sanno diventare utili allo scopo. Così, se è vero che l’attacco di Simone Inzaghi è stato finora monopolizz­ato dalla ThuLa, mai quanto all’Olimpico era servito l’apporto dei difensori in libera uscita. Nel sistema fluido di Simone il centrale è sempre pericoloso, sia nelle azioni manovrate (vedi la posizione garibaldin­a di Pavard sull’autogol di Gatti contro la Juve) e sia sulle palle inattive, come ne caso dello 0-1 di

Acerbi ieri sera. Ma perfino nelle ripartenze: il 2-4 liberatori­o lo ha segnato Bastoni, profession­e “braccetto” di sinistra.

Ace da valutare Segnando la seconda rete del suo campionato, Acerbi si è fatto pure il regalo di compleanno. È bastato mettere la testa al momento giusto e sfruttare l’assist di… Lukaku: dopo il rinvio del belga è nata la traiettori­a bizzarra, una delle tante della partita. L’inseriment­o aereo, già trasformat­o in rete quest’anno col Bologna, è un’alta specialità della casa: tra i difensori che hanno segnato almeno 20 gol nelle ultime 10 stagioni di A, solo De Silvestri (42,9%, 9 su 21) e Bonucci (32%, 8 su 25) hanno una percentual­e di reti di testa migliore dell’ex laziale (31,8%, 7 su 22). Da quando è in nerazzurro, il fedelissim­o di Simone, fresco 36enne, ha spesso avuto l’efficienza fisica di un ventenne, ma in questa seconda stagione c’è stato qualche acciacco in più: stavolta è stato costretto a uscire per un induriment­o al polpaccio destro. Verrà valutato tra oggi e domani, l’Atletico è in arrivo e lui serve per duellare con Morata. Assieme a lui è tornato alla rete in A Alessandro Bastoni, uno assai meno abituato a certe sensazioni: l’ultima esultanza risaliva a 762 giorni prima, il 9 gennaio 2022 con la Lazio. Il mancino, 14° marcatore di questa stagione, si diverte a segnare alle romane, ma ha avuto pure un pensiero lucido sulle emozioni dell’Olimpico: «Nel 1° tempo siamo stati inguardabi­li, non eravamo noi, siamo scesi in campo male e ci hanno ‘mangiato’. Poi ci siamo parlati, il mister al telefono in viva voce (se cosi fosse, sarebbe un contatto diretto coi giocatori vietato dai regolament­i, ndr) ha detto che dovevamo solo essere noi, quelli che eravamo fino a pochi giorni fa, e noi lo abbiamo fatto vedere. Abbiamo avuto lì lo switch più che nella tattica». Questione di testa, quella che servirà contro l’Atletico: «Siamo già carichi e sappiamo quanto faccia male perdere una finale: ci riproverem­o sperando di avere un finale diverso».

Tutte le gare si vincono sotto l’aspetto mentale, abbiamo avuto lì lo switch

L’Atletico? Siamo già carichi e sappiamo quanto faccia male perdere una finale: ci riproverem­o

Alessandro Bastoni

 ?? ?? Centrale da gol Alessandro Bastoni, 24 anni, difensore, in festa per il 4-2 alla Roma
Centrale da gol Alessandro Bastoni, 24 anni, difensore, in festa per il 4-2 alla Roma

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