«Abbiamo dato davvero tutto I tifosi allo stadio hanno capito»
DDR di fronte alla prima sconfitta «Sono orgoglioso della squadra Ma con l’Inter non puoi rallentare»
La Roma mette la freccia, ma per fermarsi ai box. E riflettere sugli errori, su cosa non è andato per il verso giusto. C’è ancora tempo per migliorare l’assetto della “monoposto” giallorossa, per restare in strada sempre e far nitrire i cavalli nel motore, ma la direzione è quella giusta. E Daniele De
Rossi, alla fine, lo ha sottolineato con orgoglio: «È stata una partita equilibrata, sono orgoglioso dell’atteggiamento e della partita dei ragazzi, che hanno dato tutto e anche lo stadio lo ha riconosciuto. Hanno fatto una partita coraggiosa da giocatori veri contro una squadra forte: sì, è la strada giusta».
Flessione La serata giallorossa è stata perfetta, per dirla con il tecnico, fino all’intervallo. Poi il
Daniele De Rossi, 40: è alla prima sconfitta sulla panchina della Roma dopo tre vittorie primo quarto d’ora della ripresa non è stato all’altezza. Ed ecco che fermarsi ai box, dopo tre vittorie di fila, serve anche «per analizzare la sconfitta e imparare che se non sei perfetto con squadre come l’Inter», poi vieni punito: «Non possiamo mai abbassare il livello. Se lo fai contro il Verona e la Salernitana vinci la partita perché sei più forte, ma contro i nerazzurri ci sta che perdi. Contro di loro è quasi utopistico pensare di non soffrire, ma
Punto dolente De Rossi non ha omesso nulla. Fin dal primo momento, del resto, ha rifiutato gli alibi. «Sicuramente c’è da migliorare anche sulla gestione sulle corsie laterali, ma c’è stata una sofferenza di 10-15 minuti che ci ha preso per tutto il campo e non solo sui corridoi laterali. Sono figlio calcistico di Spalletti — ha aggiunto DDR — e, quando noi giocavamo bene ma perdevamo, lui ci diceva: “Hai perso, a casa e devi lavorare su qualcosa”». Quanto all’arbitraggio della gara, il tecnico ha espresso considerazioni generali: «Onestamente ho parlato un po’ con Guida del primo gol dell’Inter, per me e per le immagini che ho visto non è mai fuorigioco. I direttori di gara italiani stanno arbitrando bene, il regolamento non è scritto benissimo, soprattutto in funzione del Var: ogni manata in faccia è cartellino giallo e stanno tutti per terra…». La priorità adesso si chiama Europa League. E giovedì, a Rotterdam, la Roma può ripartire premendo sull’acceleratore. Rimettendo la freccia, ma stavolta per superare gli avversari: la corsa del “pilota” De Rossi continua.
C’è da migliorare sulle corsie laterali, ma quando abbiamo sofferto è successo ovunque
Nell’autogol di Angeliño ci siamo confusi. Dybala si è fatto 70 metri per tornare a difendere
Daniele De Rossi