Camporese e quel trionfo del 1991
Omar conquistò il torneo olandese 33 anni fa superando in finale Lendl. E Seppi nel 2008 diventò il primo azzurro a battere Nadal
Non solo la finale di un anno fa preceduta dalla vittoria al secondo turno su Tsitsipas che a detta di coach Cahill segnò la svolta nel percorso di maturazione di Sinner: a Rotterdam, il 13 febbraio 2020, ottavi di finale, Jannik ottenne la prima vittoria in carriera contro un top ten, il belga Goffin, che allora era appunto n.10 del mondo. Il torneo olandese, nato nel 1972 e perciò uno dei più longevi del circuito, in più di cinquant’anni di storia ha riservato d’altronde alcune giornate memorabili al tennis italiano. Prima fra tutte, quella del 3 marzo 1991, quando Omar Camporese, in quel momento n.42 del mondo, vinse il titolo battendo in finale Ivan Lendl, terzo giocatore del ranking e prima testa di serie. Una partita indimenticabile, un duello a suon di dritti che il bolognese piegò a suo favore con due tiebreak dopo aver perso il primo set 6-3 e annullando un match point al vincitore di 8 Slam sul 4-5 del terzo parziale. Fu quello il primo trionfo Atp di Camporese, seguito un anno dopo da quello di Milano. Nel 2008, pur senza alzare la coppa, fu Andreas Seppi a lasciare un segno indelebile sul torneo, diventando il primo italiano di sempre a battere Rafael Nadal, che era n.2 del mondo, aveva già vinto tre Slam e in estate, dopo il trionfo ai Giochi di Pechino, avrebbe scalzato Federer dalla vetta dopo 237 settimane di dominio. Un successo dal sapore particolare, quello maturato al secondo turno: era il 21 febbraio, giorno del compleanno del campione altoatesino, cui il pubblico, a fine partita, riservò un corale «Happy Birthday to you». Tra l’altro, Andreas al primo turno era uscito vincitore da una battaglia durissima contro Hewitt, cui aveva annullato pure un match point: praticamente sicuro di non avere speranze contro Nadal, aveva già prenotato il volo per lasciare l’Olanda. Miracoli della racchetta.