Il Predestinato e il Signor Nessuno Sfida per il trono di re d’America
Mahomes e i Chiefs contro Purdy e i 49ers: Dazn e Italia 1 dalle 24
Superman e l’impiegato. Se contassero i titoli già conquistati, la popolarità a livello globale e il conto in banca, la sfida tra i due quarterback che stanotte dalle 0.30 si contenderanno il Super Bowl LVIII a Las Vegas (diretta Dazn e Italia 1) non dovrebbe neppure cominciare, invece di tenere incollati più di 100 milioni di americani davanti alla tv (l’anno scorso furono 115 milioni, record) e 70.000 spettatori all’Allegiant Stadium. Perché Patrick Mahomes, il leader tecnico e spirituale dei Kansas City Chiefs campioni in carica, insegue il terzo trionfo personale sulle orme di Bradshaw, Aikman e soprattutto Brady, di cui è indiscutibilmente l’erede più accreditato, gli unici qb ad aver centrato la tripletta, e lo fa dall’alto di una carriera da predestinato e di un contratto che chiama 41 milioni di euro all’anno fino al 2030. Dall’altra parte Brock Purdy, il faro dell’attacco dei San Francisco 49ers, a caccia del sesto titolo che li porterebbe ad eguagliare Patriots e Steelers, gioca per la prima volta la partita più importante dello sport americano e fino al novembre del 2022 era semplicemente la terza riserva nel ruolo dei californiani, uno dei tanti dimenticati della panchina, e anche adesso che la sua parabola ricorda una di quelle favole agonistiche che piacciono tanto al di là dell’oceano, intasca 860.000 euro all’anno.
Così diversi La finale Nfl 2024 è la rivincita del duello di quattro anni fa: allora vinse Kansas City, mentre stavolta per i bookmaker è leggermente davanti San Francisco, ma con punteggio molto equilibrato. Però non è mai consigliabile scommettere contro Mahomes, che nei match senza un domani riesce addirittura a rinforzare un talento sovrannaturale. Che avesse le stimmate, lo scoprirono già nella seconda partita da liceale, quando partì da titolare con l’accordo di sostituirlo all’intervallo, ma il coach cambiò idea e lo lasciò in campo, ricevendo una prestazione da più di 500 yard e una vittoria 38-33. L’inizio del mito. I Chiefs lo scelsero perché coach Andy Reid, nei colloqui pre-draft, rimase impressionato dalla conoscenza che Patrick aveva mostrato degli schemi della squadra. Per forza: la notte prima, un suo assistente gli aveva passato tutte le domande, convinto che non si potesse perdere l’occasione di sceglierlo. Una piccola truffa che ha portato bene, Mahomes ha il fisico e l’arroganza, anche caratteriale, di chi sa di essere il più forte, con numeri che solo una leggenda come Brady ha compilato prima di lui: «Tom ha vinto sette Super Bowl e detiene tutti i record, io devo solo pensare ad essere il miglior me stesso possibile fino al termine della carriera». Certamente non è mai stato Mister Irrilevante come Purdy, titolo che il buon Brock si è guadagnato con la scelta n.262 del draft 2022, l’ultima disponibile: a chi occupa quel posto, viene addirittura riservata una festa in estate, quasi un premio per l’oblio in cui quasi sicuramente si piomberà. E invece...
Brividi Fisico normale per gli standard Nfl (1.85), praticamente sconosciuto fino a 14 mesi fa quando si infortunarono uno dopo l’altro Garoppolo e Lance e lui si ritrovò proiettato in campo a guidare una delle migliori squadre Nfl, al pari di Mahomes Purdy prometteva pure nel baseball, ma come ha ricordato la mamma, il suo unico sogno era di maneggiare una palla ovale. Nei playoff ha giocato un paio di primi tempi da brividi ma poi si è riscattato con due grandi rimonte, non allontanando però i dubbi sulle possibilità di essere uomo da Super Bowl: «Non sono mai stato il più forte, non sono mai stato il più resistente, non sono mai stato il più rapido: però ho trovato il modo di vincere le partite». Ma stavolta dall’altra parte troverà Superman.