La Gazzetta dello Sport

«Facciamo un grande calcio ma segniamo troppo poco»

«La rosa è forte, nella ripresa è venuto fuori il valore umano dei miei giocatori. L’arbitro? Non mi è piaciuto...»

- Di Mario Pagliara INVIATO A TORINO LAPRESSE

difficile dire, dopo una notte così, dove finisca l’orgoglio per il grande cuore e per la qualità della prestazion­e. E dove, invece, inizi la rabbia per le imbarazzan­ti decisioni arbitrali che ha dovuto subire. Ivan Juric prova a bilanciare i sentimenti: «Io vorrei parlare soprattutt­o della grande prova della mia squadra, sia dal punto di vista della solidità sia per la qualità del gioco. Vorrei dire veramente molto poco sull’arbitro...». Comincia così l’allenatore del Torino che poi, però, qualcosa sulla conduzione arbitrale la aggiunge e deve aggiungerl­a. «Anche in

ÈLazio-Milan ci sono state tante polemiche per le decisioni arbitrali – riflette Ivan Juric -, anche gli arbitri fanno qualche errore, noi in teoria dovremmo accettarli. In teoria... Ma non è facile. Davvero non è facile».

Episodi Sono tanti gli episodi che hanno rovinato la serata del Torino. Sono state tante le decisioni di Marchetti che hanno penalizzat­o i granata. Impossibil­e non parlare, allora, del doppio cartellino giallo a Samuele Ricci che ha lasciato il Torino in dieci per tutto il secondo tempo. «Il doppio giallo a Ricci è stato esagerato – commenta l’allenatore granata -. Posso dire che l’arbitro non mi è piaciuto». La pessima direzione arbitrale ha contribuit­o a trasformar­e il finale in una corrida, con molta tensione davanti alle panchine e con i due allenatori coinvolti. Juric è stato espulso, Italiano ammonito. «C’è stata tanta tensione – racconta Juric -, ma Italiano è un amico. Sono cose che succedono e che possono succedere in campo: siamo entrambi due persone con il sangue bollente, ma quando passa il momento e passa l’adrenalina ci si chiarisce subito».

Il gruppo Oltre l’arbitro, c’è il cuore del Toro. C’è la notte vissuta da Toro che induce Juric a dire: «Noi siamo un grandissim­o gruppo. Abbiamo fatto un primo tempo nel quale abbiamo prodotto cinque palle gol concedendo un tiro, di testa, alla Fiorentina e giocando in maniera eccellente come ultimament­e stiamo facendo spesso. Abbiamo il neo, in questo momento, di non concludere e di non riuscire a fare gol. La squadra ha fatto molto bene. Poi la ripresa ha dimostrato tutto il valore umano della mia rosa: ho dei ragazzi che non mollano niente. Alla fine, nel secondo tempo abbiamo creato più noi di loro pur avendo l’uomo in meno. I ragazzi sono stati fantastici. Il rammarico è che nel primo dovevamo fare dei gol avendo giocato così bene, la ripresa è stata di grande solidità. Questo è un grandissim­o punto».

Anche gli arbitri fanno degli errori e noi in teoria dovremmo accettarli. Ma non è facile...

Abbiamo un solo neo in questo momento che è quello di non concludere e di non fare gol

Il diverbio «Tensioni con Italiano? Niente di che, può succedere. Abbiamo subito chiarito»

Il salto L’analisi di Juric si concentra sul momento attraversa­to dai suoi attaccanti. «E’ un perio

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1. L’abbraccio tra Ivan Juric e Vincenzo Italiano.
2. Il momento in cui viene espulso l’allenatore granata
3. Ivan Juric segue la partita tra il pubblico
4. Il tiro di Zapata: il gol verrà annullato
Emozioni 1. L’abbraccio tra Ivan Juric e Vincenzo Italiano. 2. Il momento in cui viene espulso l’allenatore granata 3. Ivan Juric segue la partita tra il pubblico 4. Il tiro di Zapata: il gol verrà annullato

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