«Peccato, Fiorentina dovevi fare di più Ma che difesa il Toro»
«Il rammarico c’è, perché noi eravamo comunque in superiorità numerica»
ore 15: TORINO-Monza (giorno e orario da definire): TORINOJuventus (giorno e orario da definire): TORINOFrosinone l pareggio di Torino, con oltre un tempo giocato in superiorità numerica, ha un sapore amaro per Vincenzo Italiano che sperava in una ripresa diversa da parte dei suoi, ma il tecnico si è comunque sforzato di pensare positivo: «Il rammarico c’è - ha ammesso - perché in superiorità numerica dovevamo fare di più, ma quando il Torino decide di non prendere gol, è così... Diamo valore alla prestazione che abbiamo fatto, prendiamoci questo punto e restiamo attaccati alle prime posizioni. Cosa ci è mancato? Forse dovevamo mettere qualche traversone in più con i terzini. Non va però dimenticato che affrontare i granata non è facile perché loro giocano tanti uno contro uno a tutto campo, lottano bene sulle palle alte e non ti lasciano esprimere al meglio complice la forte pressione che ti mettono addosso».
ILitigio e pace Poi sulla formazione titolare, riproposta per la prima volta dopo 141 incontri di fila in cui aveva sempre cambiato: «Chi aveva battuto la Lazio si meritava di giocare anche a Torino. Meno male che una volta che non ho cambiato squadra, non abbiamo perso (sorriso, ndr)». Eccoci al battibecco con Juric che poi i due hanno risolto abbracciandosi di fronte alle telecamere di Sky: «Ci sono situazioni in cui si creano dei fraintendimenti. Io stavo parlando con il quarto uomo, poi l’adrenalina e quello che fa da contorno alle partite creano tensioni. Ci siamo già incontrati con lui e il suo vice ed è tutto a posto: amici come prima. Non è la prima volta che succede con Ivan e con altri. Ci si stringe la mano e si va avanti. Il match è stato troppo nervoso? L’arbitro a volte può accendere gli animi... Anche noi nel secondo tempo potevamo arrabbiarci ma per me è tutto chiuso e devo pensare già al prossimo impegno». Da verificare Arthur, uscito con una caviglia gonfia. 46 anni, assiste incredulo allo svolgimento della sfida. È alla terza stagione alla guida della Fiorentina