La Gazzetta dello Sport

SUPER DYBALA GRAN PELLEGRINI SESTA VITTORIA CON DE ROSSI IL MONZA KO

► In gol l’argentino, l’azzurro e Lukaku, oltre a Paredes su rigore: 5° posto almeno per una notte, la scalata alla Champions continua

- di G.B. Olivero GETTY

Come nei film da Oscar: gli applausi se li prendono i grandi attori, ma il merito principale è del regista. Daniele De Rossi ha cambiato la Roma in poche settimane, l’ha plasmata con le sue idee, l’ha spostata in avanti, l’ha liberata dalle manie di persecuzio­ne, l’ha spinta a divertirsi. E i risultati sono eclatanti: ieri a Monza i gialloross­i hanno controllat­o e a tratti dominato la partita piazzando le tende nella metà campo avversaria esattament­e come le hanno piazzate nella zona Champions della classifica. In attesa dello scontro diretto tra Atalanta e Bologna, la Roma è quinta a un punto dal quarto posto. Ma questo è perfino secondario rispetto a quanto si vede in campo: il sogno Champions è vivo non solo per le vittorie, ma per il modo con cui sono ottenute, per la consapevol­ezza con la quale la squadra scende in campo volendo fare la partita e non subirla. Contro chiunque: De Rossi ha vinto sei gare di A e la settima l’ha persa contro l’Inter, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. Il calendario ha dato una mano: la Roma con il nuovo allenatore ha battuto avversari piazzati dal 10° posto in giù e la trasferta di domenica a Firenze sarà un buon banco di prova. Ma, prima di ulteriori verifiche, bisogna fare i compliment­i a De Rossi perché è riuscito a dare un’impronta evidente in poche settimane. Segnale di idee chiare e anche di grande credibilit­à in spogliatoi­o. Non a caso ieri hanno segnato i big: capitan Pellegrini, un Lukaku vivo, lo splendido Dybala e il campione del mondo Paredes. I giocatori, soprattutt­o i più grandi, seguono l’allenatore: i dirigenti dovrebbero prendere nota.

Monza asfissiato Ci sono stati due episodi che avrebbero potuto complicare la partita della Roma: un palo di Djuric al 16’ e un peccato di egoismo di Birindelli che ha cercato il diagonale invece di servire Mota Carvalho davanti al portiere al 35’. Ma l’impression­e è che il Monza avrebbe faticato comunque a contenere gli avversari, bravi a segnare subito dopo i due grandi pericoli: al 18’ il gol di Cristante è stato annullato per fuorigioco di Dybala che aveva servito l’assist, ma al 38’ non ci sono stati dubbi quando Pellegrini ha saltato Birindelli con un gioco di prestigio prima di infilare l’angolo. A inizio partita Palladino ha messo Bondo in marcatura su Dybala e la mossa sembrava rallentare un po’ la Roma sulla trequarti consentend­o al Monza di non perdere giocatori in costruzion­e sulle fasce. Dopo l’infortunio di Gagliardin­i e l’ingresso di Valentin Carboni, però, il tecnico ha spostato Andrea Carboni sull’argentino mettendo in difficoltà il suo giocatore e più in generale tutta la squadra, che ha fatto fatica a ripartire se non con lanci lunghi prevalente­mente sulla destra. La Roma ha occupato la metà campo del Monza asfissiand­o gli avversari, togliendog­li il pallone sistematic­amente e muovendo bene le sue pedine: i due terzini si alzavano quasi in linea con Lukaku ed El Shaarawy,

mentre Dybala e Pellegrini si incrociava­no sulla trequarti, Cristante andava in pressione e si inseriva senza palla. Il Monza sarebbe potuto uscire solo con un palleggio raffinato e veloce, che però è riuscito poche volte. E così, prima dell’intervallo, la partita sembrava già chiusa: Dybala ha saltato facilmente Andrea Carboni e ha innescato la semplice conclusion­e sotto porta di Lukaku.

Cambi di modulo A inizio ripresa Palladino è passato al 3-42-1 e poco dopo anche De Rossi ha rispolvera­to la difesa a tre. I gialloross­i si sono abbassati un po’, la punizione di Dybala al 18’ ha chiuso ogni questione garantendo un finale tranquillo nel quale c’è stata gloria per Paredes (rigore) e per Andrea Carboni (gran tiro all’incrocio da fuori area). Il punteggio è un po’ severo con il Monza, che ha saputo costruire un buon numero di occasioni anche se è stato inferiore soprattutt­o perché impossibil­itato dagli avversari a fare il gioco che predilige. Però la squadra è stata brava a cercare altre strade, si è affidata a qualche lancio lungo per sfruttare la velocità degli esterni ed è stata tradita da alcuni errori di scelta o di mira sul tiro e sull’ultimo passaggio. La maggior qualità della Roma ha segnato la differenza, ma questo nulla toglie al processo di crescita del Monza. Anzi proprio il modo in cui la squadra di Palladino è sempre rimasta viva cercando l’episodio che riaprisse la partita conferisce ancor più valore alla prestazion­e gialloross­a. Adesso, con un calendario più complicato e le sfide di Europa League, viene il difficile. Ma il difficile è anche bello. E poi mica era facile trasformar­e in questo modo la squadra che Mourinho aveva educato con principi calcistici diversi. Eppure De Rossi ci è riuscito in fretta.

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La felicità dei calciatori della Roma dopo la bella vittoria ottenuta ieri a Monza. Al centro Paulo Dybala, 30 anni
Un gruppo rinato La felicità dei calciatori della Roma dopo la bella vittoria ottenuta ieri a Monza. Al centro Paulo Dybala, 30 anni
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