La Gazzetta dello Sport

L’a.d. oltre il 2027 «Dopo il nerazzurro penserò ai giovani»

- di Davide Stoppini

«Quando terminerà il mio contratto con l’Inter, mi occuperò solo dei giovani». Beppe Marotta ha le idee chiare. Non è la prima volta che l’amministra­tore delegato dipinge il suo futuro, ma il fatto che l’abbia fatto a casa sua, in quella Varese che l’ha visto nascere sotto tutti i punti di vista, umano e calcistico, è parso un po’ come una chiusura del cerchio. Marotta aveva già ribadito più volte in passato che l’Inter sarebbe stata la sua ultima società. Ora è a un passo dalla stella personale, il decimo scudetto, un traguardo enorme per un dirigente, dentro un calcio che mastica giocatori, allenatori e ormai anche chi lavora dietro la scrivania. Il contratto con l’Inter scadrà nel 2027: l’ha rinnovato a fine novembre. Mollare in quella data vorrebbe dire aver completato 9 anni in nerazzurro e aver vinto tanto. A oggi l’a.d. ha un solo grande rimpianto: non esser riuscito a vincere la Champions League, sfiorata con tre finali su tre perse. Chissà, magari c’è ancora spazio per sognare. Il 2027 è un orizzonte ancora abbastanza lontano, peraltro condiviso anche con il resto dell’area tecnica del club: tutti hanno l’accordo in scadenza fra tre anni, pure il d.s. Ausilio e il suo vice Baccin.

Coi ragazzi Di sicuro, il tempo che passa pare allontanar­e Marotta dal mondo della politica che pure l’ha corteggiat­o a lungo anche nel recente passato. Marotta ha in testa altro. E proprio a Varese, nella Sala Montanari davanti a una platea di avvocati, ha dichiarato: «Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutt­o dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebb­ero a coinvolger­e anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta. In futuro vorrei occuparmi proprio dei ragazzi». E ancora: «Per mixare i risultati con la sostenibil­ità ci vuole la competenza - sempre Marotta -. E poi ci vogliono strutture, ovvero impianti e centri di allenament­o: senza non si ottiene nulla, ma su questo argomento in Italia scontiamo la mancanza di sensibilit­à politica verso lo sport. Poi abbiamo carenze nel mondo della scuola: pensate che in Olanda l’Ajax e le scuole di Amsterdam si dividono il compito di allenare i ragazzi... Qui cosa facciamo?». Poco, in effetti.

Sbagliato far pagare lo sport ai giovani: dovrebbe essere gratis per coinvolger­e i più poveri

Ci vogliono le strutture, senza non si ottiene nulla, ma in Italia c’è poca sensibilit­à politica

Beppe Marotta

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Beppe Marotta, 67 anni domani, è a.d. dell’Inter dal dicembre 2018
ANSA Dal 2018 Beppe Marotta, 67 anni domani, è a.d. dell’Inter dal dicembre 2018

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