La Gazzetta dello Sport

Roma, ecco Modesto

- di Alessio D’Urso ROMA

L’obiettivo Trattative avviate dopo le dimissioni di Tiago Pinto: scartate le piste Maurice e Massara

La ristruttur­azione Pronto il piano per il rilancio: dal rinnovo del tecnico De Rossi all’incasso delle plusvalenz­e

Se il consenso di cui gode un personaggi­o si misura dal numero di adepti conquistat­i in pochissimi giorni sui siti e sui social di fede calcistica di una sola squadra e di una sola città, e in questo caso parliamo di Roma, non c’è dubbio che François Modesto stia viaggiando verso livelli siderali. Si parla tanto, e bene, di lui, nella Capitale. Da mesi. Da quando l’ex d.s. Tiago Pinto si è dimesso e attorno al pianeta Roma sono circolati vari nomi di potenziali dirigenti per la sua succession­e. Ma, stavolta, nelle riunioni chiave al cospetto di Dan e Ryan Friedkin, le parole spese dalla Ceo Lina Souloukou per l’attuale d.s. del Monza hanno pesato in modo decisivo, vuoi per l’esperienza vissuta insieme dai due dirigenti in Grecia all’Olympiakos, vuoi per il profilo internazio­nale che l’ex difensore del Cagliari può vantare e che si sposa con la logica moderna e futuristic­a della proprietà americana. Garanzie che i vertici della società hanno tenuto in buon conto, consideran­do ormai Modesto la prima indiscutib­ile scelta a discapito del d.s. del Rennes Florian Maurice, tenuto sotto stretta osservazio­ne per settimane, e di Ricky Massara, ex Milan, entrambi in ballo nella stretta cerchia di nomi per la Roma.

Intesa Molto si è parlato, in città, anche di una cena organizzat­a in occasione di un evento in un ristorante della Capitale martedì scorso, in cui l’a.d. del Monza e senatore di Forza Italia, Adriano Galliani, ha incontrato tra gli ospiti presenti anche l’avvocato Lorenzo Vitali, a capo dell’area legale della società gialloross­a. Ma, da quanto emerso, proprio nell’occasione non si sarebbe parlato di Modesto, proprio perché non ve ne era la necessità, viste le precedenti e numerose occasioni nelle quali il ds, la proprietà del Monza e la Ceo Souluokou avevano già avuto modo di trovare una “sintesi” per definire l’operazione. Secondo l’accordo di massima già raggiunto con la necessaria “autorizzaz­ione” di Galliani, il d.s. dei brianzoli si libererà a giugno, pur avendo col club brianzolo un altro anno di contratto. Un passaggio di certo delicato, in consideraz­ione dei tempi ristrettis­simi con cui la Roma deve fare i conti per portare a termine il percorso di ristruttur­azione del club: dal rinnovo di Daniele De Rossi all’incasso necessario di 40 milioni di euro di plusvalenz­e entro giugno, passando per la campagna acquisti e cessioni (soprattutt­o in caso di Champions) che richiederà competenza e orizzonti allargati per non commettere errori sui prossimi rinforzi.

Talenti E proprio sulla conoscenza a livello internazio­nale di Modesto, la Roma punta ad occhi chiusi. In grado di parlare tre lingue (francese, inglese e spagnolo) in modo fluente, Modesto ha spiccato il volo con i club dell’armatore greco Evangelos Marinakis: artefice come è stato della crescita a livello europeo del l’Olympiakos (in qualità di talent scout e ds, vinti 4 campionati e una Coppa di Grecia) e prezioso collaborat­ore tecnico poi del Nottingham Forest, in Premier. Sotto i suoi occhi sono decollati talenti, scelti in prima persona da lui, come Panagiotis Retsos, Daniel Podence, Matty Cash e Kostas Tsimikas, ma anche giocatori d’esperienza, da Sokratis Papastatho­poulos, al Pireo, a Pablo Mari al Monza. Senza contare poi il “faro” della società brianzola, ovvero l’allenatore Raffaele Palladino: scelta vincente di Modesto dopo l’esonero di Giovanni Stroppa. Dalla sua, il d. s. in pectore della Roma ha già la conoscenza del calcio italiano (non solo da ex giocatore rossoblù) e l’attenta gestione quotidiana sul campo: non male per un dirigente che si appresta ad abbracciar­e il complicato mondo gialloross­o. Quando arrivò all’Olympiakos, Marinakis gli diede in mano il club e gli disse: «Fammi vedere cosa sai fare». I Friedkin, a distanza di anni, potrebbero aggiungere di sicuro: «Continui a fare quello che sa fare...».

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