La Gazzetta dello Sport

Ma nelle Coppe si fatica Un anno fa fu un’illusione

Si sono scontrate in semifinale l’anno scorso, ora sono già fuori Ma per il Diavolo c’è l’occasione in Europa League

- di Marco Fallisi Luca Taidelli MILANO

Leader in Italia, ma ancora lontane dagli antichi fasti in Europa. Inutile girarci intorno, quando si viaggia per il continente anche Inter e Milan pagano dazio. L’euro derby nella semifinale della scorsa Champions era stata un’illusione innaffiata da un sorteggio fortunato che aveva permesso a tutte le italiane (Napoli compreso) di evitare il doppio confronto con le corazzate inglesi (il Tottenham che aveva sfidato i rossoneri agli ottavi era lontano dai propri standard) e spagnole.

Inter La fotografia dell’ultimo decennio di Coppe parla chiaro. Ultima squadra capace di portare in Italia la Champions, nel 2010, l’Inter dopo sei stagioni di purgatorio era riuscita a tornare nell’Europa che conta soltanto nel 2018 con Spalletti in panchina e il rocamboles­co gol di Vecino a strappare il quarto posto alla Lazio all’ultima curva. Da allora i nerazzurri sono stabilment­e in Champions, ma nelle prime tre stagioni - complici anche fasce basse nell’urna - non sono riusciti a passare il girone. Nel 2019-20, prima stagione di Conte, c’è stato il guizzo in Europa League fino alla finale persa beffardame­nte col Siviglia. Con Inzaghi se non altro l’approdo alla fase ad eliminazio­ne diretta è diventato una costante. Se l’incrocio del 202021 col Liverpool (dopo che un primo sorteggio annullato le aveva regalato il più abbordabil­e Ajax) era stato comunque onorato con la vittoria ad Anfield grazie a una prodezza di Lautaro, la recente eliminazio­ne per mano dell’Atletico brucia ancora. Perché l’Inter non è stata inferiore ai Colchonero­s, sprecando tra andata e ritorno troppe palle gol. Un passo indietro pesante dopo la finale 2023 persa a Istanbul giocando alla pari contro i marziani del City.

Milan Diciassett­e anni senza un trofeo europeo, per un club che ha dominato la scena dalla fine degli Anni 80 agli inizi dei 2000, è un digiuno che pesa. Dal trionfo del 2007 in Champions contro il Liverpool (cui erano seguiti Supercoppa e Mondiale per club), il Diavolo è progressiv­amente scivolato indietro nelle gerarchie del continente, per risalire solo negli ultimi anni. Tra l’ultima fase dell’era Berlusconi e la parentesi di Mr. Li, i rossoneri hanno galleggiat­o tra Champions ed Europa League, senza mai andare oltre i quarti, e in alcuni casi sono rimasti a guardare: tra il 2014 e il 2017 le coppe le giocavano gli altri. Il ritorno nell’Europa che conta è storia recente — Pioli ha centrato il pass per la Champions nel 2021, a sette anni dall’ultima volta — ma il divario con i top club va ancora colmato: nell’ultimo triennio targato Elliott-RedBird, Leao e compagni si sono arrampicat­i fino al derby di semifinale della stagione scorsa, ma hanno anche salutato ai gironi per due volte su tre. E allora l’Europa League, unico trofeo continenta­le mai vinto, può diventare la carta a sorpresa per rivalutare la stagione e riallaccia­re il filo con i successi del passato: il sorteggio ha riservato al Milan un derby con la Roma ai quarti e una eventuale semifinale contro Leverkusen o Aston Villa, in una parte di tabellone alla portata. Dall’altra parte, a proposito di passato glorioso che bussa alla porta, c’è il Liverpool.

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Sopra il Milan festeggia la Champions 2007; sotto Javier Zanetti solleva la coppa nel 2010
AP/GETTY Gli ultimi successi Sopra il Milan festeggia la Champions 2007; sotto Javier Zanetti solleva la coppa nel 2010
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