La Gazzetta dello Sport

Rivoluzion­e NAPOLI

GIMENEZ E SUDAKOV I PRIMI OBIETTIVI PER ANDARE OLTRE OSIMHEN-ZIELINSKI

- Di Vincenzo D’Angelo GETTY

Rispetto a un anno fa, -29 punti in classifica a In estate si cambia, a partire dall’allenatore: e: Conte il sogno, Italiano l’ipotesi più probabile bile

Un anno nero, dopo la grande festa. Trentatré anni di attesa per rivivere una stagione con lo scudetto sul petto, eppure a Napoli è successo di tutto dopo il capolavoro di Luciano Spalletti. Tre allenatori cambiati, rendimento clamorosam­ente al di sotto delle aspettativ­e, con una qualificaz­ione Champions che sembra un miraggio e un distacco dalla vetta di ventuno punti. Ma sono i 29 punti di differenza rispetto alla 29a giornata di un anno fa a rendere ancora più amara la tormentata stagione azzurra: un dato che ha già portato a profonde riflession­i da parte del presidente Aurelio De Laurentiis, che nella prossima estate è pronto a una nuova rivoluzion­e. Non solo della rosa, ma probabilme­nte anche a livello dirigenzia­le e in panchina.

Il nuovo 9 Di sicuro, andranno via due dei grandi protagonis­ti dello scudetto, che hanno condiziona­to anche l’approccio del club e della squadra a questa nuova stagione. I rinnovi di Victor Osimhen e Piotr Zielinski hanno catalizzat­o l’attenzione durante i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, oltre a condiziona­re inevitabil­mente le strategie di mercato. Osimhen alla fine ha rinnovato, ma a Natale: contratto da 10 milioni a stagione, con clausola rescissori­a fissata intorno ai 130 milioni. Tradotto: una polizza assicurati­va per il Napoli, che avrà un tesoretto da reinvestir­e dalla prossima estate, una volta salutato Osimhen, che piace molto a Psg, Arsenal e soprattutt­o Chelsea. Per sostituire Victor, De Laurentiis è pronto all’investimen­to pesante: il sogno sarebbe Zirkzee, ma senza Champions appare improbabil­e riuscire a mettere le mani sul 9 del Bologna. Così il Napoli ha virato le proprie attenzioni su Santiago Gimenez, centravant­i del Feyenoord: 21 gol in 25 gare di campionato per il nazionale messicano nato a Buenos Aires, città che sembra avere un legame unico con Napoli. Gimenez è cresciuto molto in Europa, mettendosi in evidenza in Conference League prima, poi in Champions e Europa League. Insomma, un investimen­to mirato per rimettere subito il Napoli al centro del villaggio della Serie A. Gimenez costa una cinquantin­a di milioni, più o meno quello che il Lilla chiede per Jonathan David, altro possibile profilo per il post Osimhen: David era in pole la scorsa estate per sostituire Victor, chissà se l’affare potrà scaldarsi con dodici mesi di ritardo.

Vento dell’Est Ma con i soldi di Osimhen il Napoli dovrà puntare a un giocatore importante per reparto, non solo per trovare il nuovo centravant­i. L’altra certezza è l’addio di Zielinski, più che promesso sposo dell’Inter: si trasferirà a Milano in estate, a parametro zero. Serve allora trovare qualità in mediana, qualcuno con strappi, idee, inseriment­i e gol. Uno alla Georgiy Sudakov, per intenderci, gioiellino ucraino dello Shakhtar. De Laurentiis ha provato a prenderlo già a gennaio, almeno stando alle dichiarazi­oni del club ucraino, che ha ammesso di aver rifiutato un’offerta da 40 milioni. Sudakov è nel mirino anche della Premier e probabilme­nte non si muoverà per meno di 50 milioni. Anche per questo il Napoli tiene viva la pista Ferguson del Bologna, tra i migliori centrocamp­isti di questo campionato. E in difesa, rimasta orfana di Kim in estate, il mirino è puntato sui profili di Calafiori (Bologna) e Hancko (Feyenoord).

Tecnico e d.s. Gli obiettivi ci sono, ma prima ci sono altre urgenze: la scelta dell’allenatore e eventualme­nte del nuovo d.s. a cui affidare il prossimo progetto. Antonio Conte resta il sogno di De Laurentiis, che intanto pensa sempre a Italiano, Palladino, Farioli e valuta l’ipotesi Pecchia. Poi, se Calzona centrerà la Champions, potrebbe anche cambiare gli scenari. Nel ruolo di d.s., invece, bisognerà capire il futuro di Meluso, ma pure rendersi conto che chiunque sarà, dovrà avere libertà di manovra e massima fiducia. Solo così il progetto Napoli può riprendere la strada maestra.

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Il nigeriano Victor Osimhen, 25 anni, e il polacco Piotr Zielinski, 29 anni. Il primo è al Napoli dall’estate del 2020, il secondo da quella del 2016
Pilastri azzurri Il nigeriano Victor Osimhen, 25 anni, e il polacco Piotr Zielinski, 29 anni. Il primo è al Napoli dall’estate del 2020, il secondo da quella del 2016

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