«Sarà un duello Motta-De Rossi La Lazio di Sarri è la delusione»
L’ex numero 10: «Il tecnico del Bologna è migliorato, soprattutto nella fase difensiva La nuova Roma di Daniele ha idee di gioco»
«Calzona ha ridato un gioco, ma il Napoli continua a concedere troppo in difesa»
Ripartenza con obiettivo Champions. Considerando che l’Inter ha messo più di un’ipoteca sullo scudetto, e che Milan e Juve sono ben posizionate per giocarsi il 2o e il 3o posto, si battaglia per la 4a poltrona che vale l’ingresso sicuro in Champions League. Gianfranco Zola analizza le squadre coinvolte in questo mini-girone, ne pesa le qualità e lo stato di forma, e dà i suoi giudizi.
► Come vede questa volata Champions?
«Ci sono ancora 9 partite, può succedere di tutto, ma io credo che, alla lunga, il duello si restringerà a Bologna e Roma. Sono le più forti».
► Che cosa le piace del Bologna?
«L’ho visto dal vivo a Cagliari, mi ha impressionato per come sta in campo. Il Bologna è una realtà vera, organizzata: i giocatori sanno quello che devono fare. È un piacere vederla, la squadra di Thiago Motta, ed è un bene per il calcio italiano».
Sul Gasp Bravissimo allenatore, ha saputo rilanciare anche Scamacca e De Ketelaere
Su Pioli Troppe critiche, io fossi un dirigente del Milan non avrei dubbi e lo confermerei
Su Allegri Deciderà la società se tenerlo o no alla Juve. Ma non va dimenticato il suo passato
«La Fiorentina mi piace ma le manca il bomber da 15-20 gol per il salto Così si sbilancia un po’»
► Sorpreso dalla crescita di Motta?
«È un allenatore che si è migliorato e ora è completo. Ha corretto alcuni errori nella fase difensiva e le idee di gioco sono chiare».
► E poi c’è un certo Zirkzee.
«Ottimo centravanti, che finalizza e partecipa alla manovra. Però non c’è soltanto lui: penso a Orsolini e Ferguson. Motta ha un gruppo di spessore».
► La Roma, con l’arrivo di De Rossi, ha svoltato.
«Per me la sorpresa era prima: come mai non si esprimeva secondo le sue qualità? Non so che cosa ci sia stato con Mourinho, ma ora con De Rossi vedi la Roma in campo e capisci subito che ci sono dei precisi principi. Mi fa piacere perché considero Daniele un ottimo allenatore».
► L’Atalanta, come ogni anno, è lì ad alta quota.
«È la prosecuzione di un percorso. Loro, a ogni inizio di stagione, inseriscono alcuni giovani nel gruppo, li fanno crescere e alla fine raccolgono i frutti. Gasperini è bravissimo ed è riuscito a rilanciare Scamacca e De Ketelaere».
► Anche il Napoli sembra in crescita.
«Con Calzona in panchina ha ritrovato la manovra e lo sviluppo del gioco. Però concede ancora troppo in fase difensiva. L’anno scorso eravamo abituati a vedere il Napoli fortissimo sia in attacco che in difesa. Ora no...».
► Un peccato aver dilapidato quanto raccolto con lo scudetto.
«All’inizio si poteva fare meglio. Ora serve ritrovare, pian piano, quei principi che hanno permesso di vincere lo scorso anno».
► In teoria, anche la Fiorentina e la Lazio potrebbero inserirsi nella volata Champions.
«Ci sta. La Fiorentina è una squadra che mi piace. Ha un ottimo palleggio, forse finalizza poco. E questo porta spesso molti giocatori oltre la linea della palla, creando squilibrio. Se avesse un centravanti da 15-20 gol, sarebbe a posto».
► Deluso dalla Lazio?
«Abbastanza, perché mi aspettavo di più dopo l’exploit dell’anno scorso. Il problema è che se vendi uno come Milinkovic-Savic e non lo rimpiazzi è inevitabile andare incontro a qualche delusione. Milinkovic garantiva gioco e gol. Adesso vediamo con Tudor in panchina: ci vorrà tempo e i tifosi dovranno avere pazienza, sarà un cambio radicale».
► Guardiamo un po’ più su in classifica. L’Inter è lanciata verso il 20o scudetto. Sarà un problema per le avversarie colmare il gap?
«Il gap, effettivamente, è notevole. L’Inter, in questa stagione, ha alzato l’asticella e non credo che abbia intenzione di abbassarla, nel senso che non venderà i pezzi migliori. Squadra ben organizzata, e anche la società è ad alti livelli. Toccherà alle altre, al Milan, alla Juventus, alla Roma, piuttosto alzare l’asticella».
► A proposito di Juve, lei confermerebbe Allegri?
«Tocca alla società decidere. Uno può anche criticare Allegri, però stiamo parlando di un allenatore che è da tempo ai vertici. Non va dimenticato».
► Il Milan ha le carte in regola per conquistare il secondo posto?
«Sì, è lì per merito. Ha buoni giocatori, in primis penso a Loftus-Cheek e Pulisic che vengono dal Chelsea. Può mantenere il secondo posto e poi penserà a rinforzarsi».
► Sempre con Pioli in panchina?
«Non avrei dubbi, se fossi un dirigente rossonero. Pioli ha vinto uno scudetto guidando una squadra che non era né la favorita né la migliore. Non capisco le critiche che gli sono piovute addosso. Il Milan ha avuto un po’ di alti e bassi, ma è normale».