La Gazzetta dello Sport

LA JUVE SI È SPENTA ALLEGRI IN AFFANNO PENSIERINI MILAN...

- di SEBASTIANO VERNAZZA

Il corto muso gli si è rivoltato contro. Una volta Massimilia­no Allegri lo infliggeva agli avversari, adesso lo subisce, come ieri a Roma: Juve battuta per 1-0 dalla Lazio all’ultimo secondo. La striscia negativa peggiora di settimana in settimana, sette punti nelle ultime nove giornate, una media da retrocessi­one. La palla di neve del pareggio contro l’Empoli, l’1-1 della fine di gennaio allo Stadium, è diventata una slavina. Due mesi da incubo. Come se la corrente fosse andata via di botto: 52 punti in 21 turni; 7 nei successivi 9. Non c’è nulla a cui appigliars­i: qualche infortunio lieve; squalifich­e fisiologic­he. Anzi, c’era e c’è il vantaggio di essere fuori dall’Europa che spreme energie. La squadra è la stessa che a inverno inoltrato sembrava l’unica antagonist­a dell’Inter. Il “non gioco” da solo non spiega tutto, la Juve giocava male anche quando vinceva. La crisi è complessa, le semplifica­zioni di Allegri non funzionano più.

C’è abbastanza materiale per sospettare che il gruppo, in parte o in toto, abbia “mollato” l’allenatore. C’è abbastanza algebra per l’esonero, segni meno a profusione, ma non crediamo che la società deciderà di cambiare in corsa il timoniere, anche se, avanti di questo passo strascicat­o, la Juve rischierà di restare fuori dalla Champions. Domani sera la Signora terza potrebbe avere addosso il Bologna quarto a meno due, a Thiago Motta basterà battere la Salernitan­a, e avvertire il rumore della Roma quinta a meno cinque, a De Rossi sarà sufficient­e sconfigger­e il Lecce. Il calendario non aiuterà. La Juve, nelle ultime otto, dovrà affrontare cinque avversari difficili: Fiorentina,

Torino, Milan, Roma e Bologna. Quattro o cinque italiane in Champions? Se saranno cinque, attenzione all’Atalanta sesta, ieri travolgent­e a Napoli, a meno nove dalla Signora e con una partita in meno. Entrare in Champions da quinto sarebbe comunque una mezza sconfitta, per Allegri.

Il Milan ha vinto a Firenze nella serata delle lacrime per Joe Barone - i sentimenti hanno ingarbugli­ato una Fiorentina che si è battuta fino allo stremo, per evitare la sconfitta nella notte della commozione -, si è portato a meno 11 dalla capolista e qualche tifoso rossonero fa pensierini proibiti. All’Inter converrà battere l’Empoli, domani sera a San Siro, per non dare spago ai compilator­i di tabelle improbabil­i, ma non impossibil­i. Il Napoli è stato travolto dall’Atalanta. Garcia, Mazzarri, Calzona: tre allenatori non sono bastati per portare in procession­e con decenza lo scudetto sulla maglia. È raro che la squadra campione in carica scivoli tanto in basso. A Napoli sono stati unici anche in questo.

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Sconforto Allegri, 56 anni, durante Lazio-Juve 1-0

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