La Gazzetta dello Sport

La collezione di Leao e quel piano da 100 milioni col merchandis­ing

- di Marco Iaria

Da un lato la maglia storica con l’iconico sponsor, dall’altro la felpa di Leao con il surf, le onde, le frasimanif­esto del numero 10 e la scritta Milan dal font che richiama il baseball e che vuole essere, allo stesso tempo, discreto. Ogni dettaglio ha un suo perché all’interno di una strategia che punta ad allargare il pubblico e ad assecondar­ne i gusti. Non c’è un ordine di priorità: il 50enne fedele alla tradizione “vale” quanto il ragazzino che non resta incollato allo schermo per i 90 minuti. Ma è chiaro che il futuro è quello lì, e il Milan è uno dei top club più orientati verso il futuro. Con i diritti tv intermedia­ti e il progetto stadio ostruito dai veti politici, è il segmento commercial­e quello in cui il club può avere maggiore controllo. All’interno v’è l’area del merchandis­ing/licensing: erano 6 i milioni di proventi nel 2017-18, sono diventati 30 nel 2022-23 e stanno crescendo a doppia cifra in questa stagione. Sfida ambiziosa: Cardinale punta a superare quota 90 tra 5 anni.

Svolta Da quasi 5 anni, a capo del settore c’è Valerio Rocchetti. Prima con Elliott, poi con RedBird questa branca si è sviluppata come una start-up: da 3 a 17 persone, età media 27 anni. Passaggio cruciale, nel 2022, l’internaliz­zazione dell’e-commerce che nel primo mese ha fatturato 2 milioni, tanti quanti nei 12 mesi precedenti. «Oggi gestiamo la parte principale della catena del valore e questo ci consente di essere flessibili e curare il tifoso-consumator­e. La nostra ambizione è di un posizionam­ento unico nel settore, anche in virtù del nostro brand», spiega Rocchetti. Specie se il Milan si associa a marchi della moda, della musica, dell’intratteni­mento creando un effetto moltiplica­tore. Va in questa direzione la collaboraz­ione con Rafael Leao per la capsule collection lanciata oggi: la jersey ispirata dal football

americano, le t-shirt oversize a maniche lunghe e corte (disponibil­i anche per i più piccoli), le felpe, tutte con richiami alle passioni del portoghese, dentro uno stile streetwear che strizza l’occhio alle nuove generazion­i. L’obiettivo è chiaro: collocare il Milan nell’intersezio­ne tra sport, lifestyle, moda e cultura. Basti pensare ai kit delle quarte maglie. Quello 202324, realizzato con Puma e Pleasures, ha doppiato i pre-ordini del 2022-23. La seconda regione in termini di vendite, dopo la Lombardia? La California.

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