Brozzi sicuro «Evan è forte Tornerà senza problemi»
L’ex responsabile medico di Roma e Milan: «Il suo periodo di stop dipenderà da quanto è grande la falda d’aria» Successe pure a Di Francesco, ma lui dovette anche essere operato
Con la testa è già alla sfida di giovedì, che sente un po’ anche sua, essendo stato il responsabile medico della Roma dal 1997 al 2009 e del Milan dal 2017 al 2021. Lui che ha visto crescere Daniele De Rossi ed ha lavorato al fianco di Stefano Pioli. Con il cuore, però, Mario Brozzi era come se fosse anche lui ad Udine, dove Ndicka si è accasciato a terra. «Mi ha ricordato il colpo di Cannavaro a Batistuta: Gabriel però perse i sensi, gli aprii la bocca e gli tirai fuori la lingua. Poi si riprese, per fortuna».
► Il bollettino della Roma parla di trauma toracico con lieve pneumotorace sinistro. Di cosa stiamo parlando?
«Il pneumotorace è la rottura di una bolla d’aria nel torace. Nel calcio esiste quella che si chiama commotio cordis che è un trauma compressivo che tra le altre cose può portare alla rottura di bolle di enfisema. Che però possono essere anche autramatiche. Alcune persone hanno queste bolle polmonari piede d’aria che a seguito di evento traumatico o in modo spontaneo si possono rompere e creare il pneumotorace. Che di fatto è l’uscita dell’aria nella cavità pleurica, che provoca problemi al polmone».
► Nel bollettino si parla di dolore acuto precordiale.
«Il precordio è lo spazio toracico davanti al cuore. In quei casi la prima cosa a cui pensi è il cuore. Lì c’è la struttura del meadiastino, che è lo spazio dentro cui alberga il cuore, condivisa con i polmoni. Qualsiasi patologia polmonare si riflette lì».
► Evan farà anche ulteriori esami di controllo.
«In questi casi, se non è una cosa importante, non si fa neanche un trattamento specifico, si lascia che il polmone si riprende spontaneamente. Poi Ndicka è forte e giovane, guarirà da solo. Ma gli esami di controllo sono normali, penso ad una tac toracica ad alta definizione, per vedere se ci sono altre situazioni di questo tipo».
► Immagino che il giocatore dovrà stare a riposo per un po’ di tempo...
«Fosse stato un trauma e basta poteva essere trattato come tale: superata la fase dolorosa dell’ematoma tutto va a posto. È chiaro che un pneumotorace allunga i tempi di recupero. Quanto? Dipenderà da quanto è grande questa falda d’aria. Più e grande e più ovviamente serve tempo».
► Quanto successo non condizionerà il futuro calcistico di Ndicka?
«Assolutamente no. Di Francesco lo ebbe a Kapfenberg, ma Eusebio lo dovettero anche operare perché il trauma era davvero importante. Il quadro clinico era diverso, ma lo ricordo per capire che poi si torna a giocare normalmente».