La Gazzetta dello Sport

Meret ancora in discussion­e Avanza Caprile per il futuro

Rinnovo automatico per Alex ma può partire: Elia è pronto

- di Vincenzo D’Angelo

La situazione

Col Frosinone altro errore in appoggio: l’ambiente ha perso la fiducia. L’ex Bari sostituto designato

Chiamatela pure solitudine dei numeri uno. Del resto, è il rischio del mestiere: facile finire sul banco degli imputati quando si è l’ultimo ostacolo tra la palla e il gol e, magari, la variabile decisiva tra una vittoria e una sconfitta. Domenica col Frosinone Alex Meret ha vissuto un’altra giornata sulle montagne russe: ha parato un rigore nel primo tempo, cosa che ha permesso agli azzurri di andare all’intervallo avanti di un gol, ma poi nella ripresa è stato protagonis­ta di un nuovo episodio horror con i piedi, con l’errore in impostazio­ne che ha spalancato la porta a Cheddira. Si è rifatto in coda al match, salvando d’istinto e di piede sul tocco sottomisur­a di Seck nel recupero, regalando al Napoli un punto. Ma il Maradona non perdona: fischi per tutti e Meret di nuovo dietro la lavagna. Il popolo azzurro non si fida più.

La situazione Un tormentone che si ripropone ora, vista la sua situazione contrattua­le e l’investimen­to già fatto dal club. Meret è in scadenza il 30 giugno, ma nel suo contratto c’è un’opzione di rinnovo al raggiungim­ento del 70 per cento delle presenze. Di fatto, scatterà in automatico ma il suo agente ha già annunciato che non intende far vivere al suo assistito un’estate come quella di Zielinski: in sostanza, non giocherà col contratto in scadenza, o si allunga l’intesa di almeno due stagioni o chiederà la cessione. Ipotesi da tenere ben presente, visto che in estate il Napoli accoglierà Elia Caprile, prelevato un anno fa dal Bari e girato in prestito all’Empoli, dove sta dando il suo forte contributo nella corsa salvezza. E, ironia della sorte, sabato il presente e il futuro si sfideranno al Castellani, stadio che evoca pessimi ricordi a Meret: al primo anno di Spalletti fu protagonis­ta di un altro erroraccio con i piedi che permise all’Empoli di ribaltare la partita, mettendo fine alle residue speranze scudetto del Napoli.

Alti e bassi Del resto, l’avventura di Meret a Napoli è stata complicata sin dal via: nei primi giorni del primo ritiro - era Ancelotti - Alex riportò la frattura dell’ulna sinistra dopo uno scontro fortuito in allenament­o. Un episodio che spinse il Napoli a tornare sul mercato e a chiudere per un portiere esperto come David Ospina, che con Ancelotti e Gattuso fu quasi sempre titolare. Meret si tolse la soddisfazi­one di giocare da titolare la finale di Coppa Italia vinta ai rigori contro la Juve nel 2020. E, tre stagioni dopo, di essere il numero uno del terzo scudetto. Ma Alex, come tutto il Napoli, sta vivendo una stagione complessa e il confronto con lo scorso anno è impietoso: appena 5 partite senza subire gol in 25 presenze in A, con 32 reti subite; lo scorso anno chiuse con 16 clean sheet in 34 partite e 24 gol presi. Meret è tornato insicuro e l’ombra di Caprile (voluto da De Laurentiis) potrebbe rimetterlo in forte discussion­e. Alex vorrà garanzie, altrimenti sarà addio. Caprile è il futuro designato, ma avrebbe bisogno di un portiere esperto al suo fianco. Le carte sono sul tavolo, ma nell’estate della rivoluzion­e, la cessione di Meret pare un’ipotesi molto reale.

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Da sinistra Alex Meret, 27, arrivato al Napoli nell’estate 2018: per lui 171 presenze in azzurro, con 193 reti subite; accanto Elia Caprile, 22, acquistato la scorso estate dal Bari per 7 milioni e attualment­e in prestito all’Empoli
GETTY IMAGES Sfidanti tra i pali Da sinistra Alex Meret, 27, arrivato al Napoli nell’estate 2018: per lui 171 presenze in azzurro, con 193 reti subite; accanto Elia Caprile, 22, acquistato la scorso estate dal Bari per 7 milioni e attualment­e in prestito all’Empoli
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