Il Parma vola verso la A e Benitez loda Pecchia «Ora io imparo da lui»
Asostenere il Parma nella corsa verso la promozione c’è un tifoso speciale: Rafa Benitez. Le sue parole, pronunciate nel corso di un’intervista a Sky, sono esplicite: «Guardo con interesse Fabio Pecchia che sta facendo molto bene. Ho visto qualche partita del Parma, credo che sia una squadra molto equilibrata e questa è la chiave. Pecchia ha un’ottima gestione della rosa ed è un serio professionista: non è facile trovare nel calcio di oggi gente così. Adesso sono io che devo imparare da lui». Il tecnico del Parma ringrazia: «Ho conosciuto un grande allenatore, ma devo dire che ho conosciuto soprattutto una gran bella persona». I due hanno lavorato insieme al Napoli e al Real Madrid, dove Pecchia era il vice di Rafa. All’inizio della carriera da allenatore, nel primo decennio del Duemila, Pecchia si è fatto conquistare dal calcio di Benitez tanto da seguirlo spesso dalla tribuna di Anfield negli anni d’oro a Liverpool, e da volerlo conoscere. Da lì è nato un rapporto che non si è mai interrotto nonostante i due abbiano imboccato strade diverse. Frequenti telefonate, scambi di opinioni sul calcio che cambia a una velocità cui è difficile star dietro, suggerimenti su moduli, schemi, giocatori. Benitez è, per Pecchia, un punto di riferimento da cui è impossibile prescindere. Qualcuno, osservando il Parma che cavalca verso la A, azzarda che certi principi di gioco del grande Liverpool di Benitez, quello in cui giganteggiavano Xabi Alonso, Mascherano e Steven Gerrard, si possono ritrovare anche nella squadra emiliana. Il 4-2-3-1 di Pecchia, figlio del movimentismo degli attaccanti e dello sviluppo della manovra sulle fasce, potrebbe tranquillamente essere una creatura di Benitez. E lui, Rafa, ne sarebbe orgoglioso, come lo è dell’amicizia con il suo allievo Fabio.