La Gazzetta dello Sport

JANNIK DOMINA NELLA RACE 2024 È LA STAGIONE DEL PRIMATO

Nella classifica dei risultati dell’anno ha un vantaggio quasi incolmabil­e sui rivali: il primo posto è solo questione di tempo

- Di Riccardo Crivelli INVIATO A MONTECARLO

Le gare, i duelli, le competizio­ni avvincono e affascinan­o. Un campione contro l’altro, il faccia a faccia, l’essenza più pura dello sport. E poi nell’attuale corsa verso il numero uno del tennis c’è anche la sfida generazion­ale ad accendere il fuoco della passione e della rivalità: il leone rampante Sinner (e in subordine l’altro prodigio nato negli anni 2000, Alcaraz) contro l’antico semidio Djokovic, che ieri ha festeggiat­o la settimana numero 421 al vertice della classifica Atp, dove si issò per la prima volta il 4 luglio 2011: nel tennis, un’era geologica fa.

Solo tempo Ovviamente, per un Paese come il nostro che nella storia non ha mai avuto il primo della classe nelle racchette (Pietrangel­i n.3 nel 1959-60 quando il ranking lo stilavano i giornalist­i specializz­ati, nell’Era Open prima di Jannik ci fu Panatta al n.4 nel 1976), il testa a testa assume il pathos di un evento straordina­rio, anche perché imprevedib­ile fino a cinque anni fa, prima dell’epifania della Volpe Rossa. E così, dal minuto successivo al trionfo di Sinner agli Australian Open, e poi ancor di più alla luce del suo rendimento successivo, si sono cominciati a fare calcoli su quando avrebbe potuto avvenire il sorpasso al vertice. E tutti i numeri hanno finito per convertire sul Roland Garros, in quella Parigi che ospiterà pure l’Olimpiade sei settimane dopo, due obiettivi dichiarati di Jannik. In quei giorni, i 2000 punti conquistat­i da Djokovic un anno fa col terzo trionfo al Bois De Boulogne diventeran­no un macigno pesantissi­mo da difendere a fronte dei soli 45 dell’azzurro, senza contare ciò che sarà accaduto prima. Insomma, è giusto questione di tempo, da qualche settimana a qualche mese al massimo, per vedere il nome di Sinner accanto al numero 1.

L’incoronazi­one Del resto, se pure resta divertente lambiccars­i sui punti da guadagnare e da scartare nei vari tornei, c’è una classifica che racconta come Jannik sia già il primo giocatore del mondo e attenda solo l’aritmetica per celebrare l’ascesa al cielo: si tratta della Race stagionale, quella che tiene conto dei risultati maturati dal 1° gennaio 2024 e che a metà novembre qualifiche­rà i migliori 8 alle Atp Finals di Torino. Il 31 dicembre, la Race e la normale classifica Atp (basata invece sui risultati delle ultime 52 settimane) confluiran­no. In realtà succederà già dopo le Finals, visto che a dicembre non sono in programma tornei, e salvo cataclismi incoronera­nno la Volpe Rossa come n.1 di fine anno. Il suo vantaggio attuale su Alcaraz e Djokovic, infatti, è già quasi incolmabil­e, perché i 2600 punti su Carlitos e i 2990 su Nole, cioè in pratica l’equivalent­e di una vittoria Slam e di un successo in un 1000, sono una dote di tutta sicurezza soprattutt­o per i ritmi a cui sta viaggiando il fenomeno di Sesto Pusteria, che peraltro a metà aprile nella Race è a poco più di 1000 punti dal bottino raccolto in tutto il 2023 e sostanzial­mente è già qualificat­o per le Finals.

Il riconoscim­ento Curiosamen­te, ma neppure troppo perché si tratta comunque di un campione dalle grandi qualità, al momento l’avversario più insidioso sarebbe Medvedev, lontano 1650 punti nella Race: ma oltre ad aver perso gli ultimi cinque confronti diretti con Sinner, non vince un torneo da Roma 2023, sulla terra è ancora troppo alterno e l’erba non è certo il suo terreno d’elezione. Per questo, proprio a partire dal russo, i grandi

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy