Pressione costante, senza sosta
Non solo partenza lanciata. Inzaghi chiederà ai suoi una gara dai ritmi alti e costanti. Vuol dire aggredire la partita. Non necessariamente attaccando sempre, ma mantenendo una pressione elevata sul Milan, sì. In questo lo staff tecnico nerazzurro riconosce un limite del Milan, squadra dall’ottimo palleggio ma che a volte abbassa i ritmi. Tenere il piede sull’acceleratore, nella testa di Inzaghi e degli uomini che stanno preparando la sfida al video, significherebbe dunque far perdere qualche certezza a Leao e soci, soprattutto nella fase difensiva. L’Inter è maestra delle transizioni, Mkhitaryan è l’uomo per eccellenza deputato a trasformare il tipo di azione, a portare il pallone dall’altra parte del campo. L’armeno sarà un uomo chiave, allora. Ma al netto dei singoli, l’atteggiamento di squadra dovrà essere diverso da quello dell’ultimo mese. Ma qui Inzaghi non può aver dubbi. L’appannamento dell’ultima Inter è più che altro sul piano mentale, molto più che fisico. Il derby dà automaticamente la carica. Si tratta allora di tramutare questa carica in atteggiamento corretto. Pressando sempre, non facendo mai ragionare il Milan.