Kimmich, gran gol Arsenal battuto Rivincita Tuchel
I tedeschi vanno in semifinale con merito e tengono viva la loro stagione I Gunners non sono stati mai pericolosi
La stagione del Bayern non finisce qui: adesso rivedrà l’amico Carlo Ancelotti e il suo Madrid. La paura di essere fuori da tutto, come non capita da 12 anni, sparisce in una serata in cui la concretezza prevale sulla bellezza, ma contava questo. Risultato giusto, l’Arsenal non è riuscito a rendersi pericoloso, anche quando Arteta ha rivoluzionato l’attacco (e Tuchel la difesa). E’ mancata la reazione, dopo la rete di Kimmich. È mancato l’Arsenal spumeggiante dei mesi scorsi, tanto che ha vinto solo due volte nelle ultime 6 uscite.
Nove volte Per il Bayern è la nona semifinale nelle ultime 15 stagioni, ma la prima dal 2020, quando vinse il trofeo: la solita presenza fissa, nonostante tutti i problemi di questa annata. Alcune scene, fra cui l’esultanza polemica dell’autore del gol, mostrano che tutte le frizioni non sono scomparse, ma contava solo andare avanti. E la seconda miglior notizia per Tuchel è che i suoi hanno evitato le recenti distrazioni difensive. L’allenatore è il primo tedesco a raggiungere le semifinali di Champions con tre squadre diverse (Psg e Chelsea le altre): se ne andrà, dimissionato, a fine stagione, ma anche lui ieri si è tolto qualche sassolino.
I motivi Si vede subito che non è la partita spettacolare della settimana scorsa, se si contano emozioni e occasioni. L’importanza della sfida in cui si decide anche una stagione emerge nella massima attenzione a non commettere errori, a tenersi chiusi più che a rischiare. L’Arsenal difende a 4-4-2 abbassando gli esterni d’attacco Saka e Martinelli ma alzando Odegaard per disturbare la prima partenza dei tedeschi, mentre la variazione al consueto 4-3-3 è il 4-2-3-1, con Rice che scende a fianco di Jorginho e Odegaard invece resta più avanti sulla trequarti. I Gunners alternano la pressione alta all’attesa più dietro, con linee strette: si vede anche Neuer lanciare indisturbato da centrocampo, ma dopo 20’ di classica partita bloccata, i padroni di casa riescono a rompere le protezioni sulla sinistra: la botta di Musiala costringe Raya alla prima vera parata, Neuer dall’altra parte risponde agguantando un tentativo di Odegaard.
Le fasce Bayern in teoria penalizzato dalle assenze più che gli inglesi: la fascia sinistra è in completa emergenza, per la squalifica di Davies dietro e gli infortuni di Coman e Gnabry davanti. Quindi Mazraoui deve badare a Saka, ma lo aiuta anche Guerreiro sulla stessa corsia. Sono tra i migliori, offrendo qualità e tenuta nelle due fasi. Manca nel vivo del gioco Kane, che buca la serata, ma ci pensano i suoi compagni. All’andata finì 2-2 con due maxi rimpianti nei minuti finali, uno per parte: un palo di Coman per il Bayern al 90’ e un rigore reclamato dall’Arsenal per un contatto Neuer-Saka al 95’. Stavolta non ci sono polemiche: l’Arsenal non è stato all’altezza.
Sorpasso Il Bayern prova a osare di più a inizio ripresa ma viene fermato dai pali: il colpo di testa di Goretzka, rimbalza vicino all’incrocio, il successivo tiro di Guerreiro, deviato da Saliba, tocca l’esterno del legno. Non come al 19’, quando il Bayern fa ballare gli inglesi. Sané crossa, Guerreiro va al contro-cross e sbuca Kimmich, non proprio un gigante, ma che brucia Martinelli e infila di testa l’1-0. Arteta reagisce cambiando l’attacco: dentro Gabriel Jesus e Trossard per Jorginho e Martinelli, con Havertz e Odegaard che scalano di una posizione. Poi entra anche Nketiah, mentre Tuchel non fa altro che aggiungere difensori: prima Kim, poi Upamecano e l’Arsenal non passa. La Bundesliga avrà due squadre in semifinale, dopo il colpo del Borussia Dortmund l’altro giorno contro l’Atletico.
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