PIOLI, È DURA IL DERBY PUÒ NON BASTARE «Poca qualità sono deluso Adesso al top contro l’Inter»
«Il mio futuro? Con la società parleremo e tireremo le somme»
Dovevamo essere molto più lucidi, intensi, dovevamo far girare la palla senza forzare le giocate
Loro hanno messo nella partita più qualità e determinazi one, passano il turno con merito Stefano Pioli Allenatore Milan
Più che una partita, un incubo lungo 90 minuti, una storia di Edgar Allan Poe in cui sbagli, risbagli e sbagli ancora, tenti di tutto e nulla ti riesce. Nulla tranne un gol a cinque minuti dalla fine, molto più beffa che speranza. Le stagioni e le storie di un allenatore si possono chiudere con un lento svanire o un tonfo. A Stefano Pioli è toccata la seconda. Roma-Milan è stata la sua serata peggiore. Ha scelto Musah per aggredire ma ha preso due gol in 22 minuti. Il suo Milan ha avuto a lungo una mezzala (Musah) larga e un terzino (Calabria) in mezzo. Ha provato a cambiare presto, ha mandato in campo tutti i suoi attaccanti ma la squadra ha creato poco e, quando ha creato, è stata imprecisa, non lucida, anche sfortunata. Pioli così ha perso ancora il duello con De Rossi e l’immagine che resta è quella di un Milan confuso. Con la sensazione che il 18 aprile 2024 possa essere il giorno in cui Pioli ha perso la panchina del Milan, come il #PioliOut tornato in tendenza suggerisce. «Il bilancio andrà fatto alla fine – dice lui nel post-partita —. Per il derby dobbiamo cambiare tanto, se giochiamo come stasera non abbiamo possibilità. Quanto al futuro, portate pazienza fino a fine campionato: io e la società parleremo e tireremo le somme».
Stagione negativa La stagione certo è stata lunga e complessa. Il doppio derby – Roma in Europa League, Inter in A – doveva essere decisiva per dare un tono alla stagione e decidere sul futuro della panchina ma questa eliminazione è già un responso definitivo, almeno sul bilancio stagionale. Il Milan è uscito in Champions – in un gruppo con le semifinaliste Psg e Borussia, certo —, ha lasciato la Coppa Ita
Se giochiamo come con la Roma, al derby non abbiamo possibilità
La mia situazione? Portate pazienza fino a fine campionato
lia nei quarti, non si è qualificato al Mondiale per club e si è fatto esiliare dall’Europa League. Milan-Inter di lunedì così diventa una tortura annunciata. Il Milan andrà in campo solo per evitare la festa degli avversari: più crudele di così, difficile.
I due errori Pioli alla fine, per spiegare, punta su due parole chiave: qualità e determinazione. «Sono deluso. Loro hanno messo più qualità e determinazione, passano meritatamente – dice —. Se in due partite abbiamo tirato in porta 40 volte e segnato solo con Gabbia da angolo, significa che la qualità è venuta meno». E ancora: «Dovevamo essere molto più lucidi, intensi, far girare la palla senza forzare le giocate. Potevamo fare molto meglio. Non siamo stati di un livello alto come pensavamo e speravamo di essere». Con uno sguardo al futuro: «Il bilancio andrà fatto alla fine, ma abbiamo peggiorato lo scorso anno. In
A possiamo ancora fare meglio dello scorso anno. Per il cammino europeo sono deluso».
Palla a Furlani-Ibra Le domande allora ritornano. Perché un’altra serata così? Perché tutti i big ancora negativi in una partita importante? Perché un Milan scarico, senza idee chiare, senza grinta? E la più importante: quanto vale questo Milan? Pioli ha fatto il massimo per sfruttare la rosa? Il suo Milan per due anni è stato lontano dal primo posto in A ma i meriti storici di Pioli non possono essere cancellati: la rinascita, lo scudetto, la crescita dei giocatori, il gruppo compatto, le buone idee. Il triumvirato Furlani-Ibrahimovic-Moncada è chiamato a prendere una decisione e ora, più che mai, le possibilità di un cambio da luglio sono alte.