De Roon-Ederson i trascinatori Grinta e coraggio: lo stadio in festa
I due centrocampisti decisivi per portare a termine la missione Fuochi d’artificio a Bergamo
Il gol di Salah dopo 7 minuti? Un episodio sfortunato, poi abbiamo preso le misure al Liverpool
Djimsiti su Salah
Traguardo storico, siamo contenti per noi, per la gente di Bergamo e per la società
Zappacosta
Atalanta
Questo risultato ci deve dare la spinta per le prossime gare, dobbiamo essere orgogliosi e dare sempre tutto
Berat Djimsiti Difensore Atalanta
I simboli L’olandese è un fedelissimo di Gasperini. E il brasiliano è sempre più centrale
Si canta e si balla dentro il Gewiss Stadium. Nel cielo di Bergamo partono i fuochi d’artificio e inizia la festa. Difficile lasciare l’impianto per il popolo bergamasco che canta con orgoglio. La squadra si prende i meritati applausi, compie un giro di campo da brividi. L’avventura europea non è finita, anzi, prosegue in una semifinale che fino a otto giorni fa sembrava solo una pazza idea. Invece è una solidissima realtà che nasce dalla società, da Gian Piero Gasperini e dai due perni in mezzo al campo. Il fedelissimo Marten De Roon e Ederson. Sono loro due i simboli della resistenza costruttiva della serata di ieri. Costruttiva perché l’Atalanta non ha mai smesso di pensare a come tenere lontano il Liverpool in maniera attiva.
Leader De Roon e Ederson ne sono i simboli. L’olandese è un uno dei fedelissimi del Gasp. Capitano e anche giocatore più utilizzato dal tecnico nella sua carriera. E se lo ha fatto e continua a farlo ci sarà un motivo robusto. Marten ha tenuto incollata la sua mente e quella dei compagni alla partita. Ha ragionato minuto dopo minuto sbriciolando l’idea della rimonta di Jurgen Klopp passo dopo passo. E’ il simbolo dell’anima bergamasca di questa squadra, pur arrivando dall’Europa settentrionale. A fine partita il primo a parlare è Djimsiti: «E’ un grande orgoglio per noi, è stupendo vedere Bergamo così carica e vicina a noi: hanno vissuto insieme con noi una settimana incredibile e i tifosi ci hanno spinto a questo straordinario traguardo – ha detto il difensore -. Il gol lampo del Liverpool? Sicuramente era un momento sfortunato per via del penalty. Abbiamo preso poi subito le misure e abbiamo cercato di fare comunque il nostro gioco e credo ci siamo riusciti». Djimsiti è un altro dei simboli di questa squadra. Il pacchetto arretrato in questo periodo è stato “stressato” dal calendario fitto, vista anche la perdita di Scalvini fermo per un problema fisico.
Crescita A centrocampo ieri sera ha dato dimostrazione della crescita e della duttilità Ederson. A gennaio il Newcastle si era affacciato dalle parti di Zingonia per chiedere informazioni. Grazie, magari un’altra volta è stata la risposta. Il brasiliano con Gasperini ha acquisito una capacità di adattamento alle situazioni notevole. Non è solo il centrocampista che legge lo spazio e vi si inserisce, ma è anche quello che sa stare al suo posto e tenere lontani gli avversari. E lo ha fatto per tutto il tempo in cui è rimasto in campo. La sua predisposizione è rimasta intatta lungo tutta la serata. Applicazione e continuità. Si cresce anche così, seguendo ciò che Gasperini indica. Lo ha ammesso Scamacca qualche giorno fa, la sensazione è che tutti i giocatori lo potrebbero sottoscrivere in una stagione così. Una stagione ancora lunga. Domenica il Monza, mercoledì la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina. Avanti così, col popolo bergamasco a soffiare sulle vele dell’entusiasmo.