Il ritorno di Ilic
ASSIST E RETI PER IL TORINO DOPO 50 GIORNI JURIC RITROVA L’UOMO GUIDA
Samuele Ricci salta il Frosinone per squalifica, ma Juric non si dispera perché ha recuperato Ivan Ilic. Gli allenamenti di questa settimana stanno andando proprio bene, il regista serbo dopo una cinquantina di giorni di assenza può quindi puntare senza remore al rientro dal primo minuto. E’ pronto e ha compiuto una mezza prodezza nel recuperare a questo punto del campionato perché per il suo infortunio servono due mesi. Si tratta solo di vedere tra oggi e la rifinitura di domani come reagisce il suo fisico agli sforzi via via più consistenti cui è stato sottoposto, ma stiamo parlando di un atleta di 23 anni appena compiuti e quindi c’è molto ottimismo al Filadelfia.
Vantaggi La presenza in campo di Ilic dall’inizio può rappresentare un duplice vantaggio per l’allenatore granata perché gli permette di lasciare inalterata anche la linea difensiva. La logica alternativa a Ilic prevede infatti la restituzione di Tameze ai suoi originari compiti di centrocampista, il che aprirebbe però un buco sul fianco destro di Buongiorno, dove il francese ha arredato da tempo ormai la sua seconda casa. Chi farebbe a quel punto il marcatore? Beh, la risposta più immediata dice Vojvoda più che Sazonov (Juric lo ritiene ancora acerbo, è parso di capire), e a quel punto sarebbe Lazaro a insediarsi sulla fascia sinistra.
Alternative Ma l’austriaco non è uscito dal derby col morale alle stelle, anche se tutti lo hanno consolato per la palla gol non trasformata nel finale, e quindi Vojvoda è meglio che resti titolare della fascia pure dal punto di vista psicologico. E allora, piuttosto, va contemplata la mossa Masina. Per pura combinazione, quando Ilic subì la lesione del legamento mediale del ginocchio sinistro (Toro-Fiorentina del 2 marzo) il quartetto di centrocampo contemplava Bellanova, Linetty, Ilic (rimpiazzato dopo appena 9’ di gioco da Ricci) e Masina. Che stazionava davanti a capitan Rodriguez, scambiandosi all’occorrenza i compiti. Successivamente Juric, quando ha impiegato entrambi sulla corsia mancina, ha preferito utilizzare Masina come marcatore e Rodriguez come costruttore di gioco.
Decisivo A partita in corso, naturalmente, queste mosse potrebbero trovare attuazione in base alla tenuta fisica che dimostra Ilic. Nei casi di prolungata assenza dai ritmi di gioco, il classico dilemma di ogni allenatore è di facile identificazione: me lo spendo subito o lo inserisco quando gli avversari cominciano a calare? Le partite saltate finora sono state cinque e quello del mediano è un ruolo particolarmente dispendioso nei concetti di gioco impartiti da Juric, anche perché il tecnico croato sta chiedendo a esterni e centrocampisti di farsi vedere con maggiore frequenza in zona tiro: servono più gol e tutti sono chiamati a contribuire. Ilic ha senz’altro le qualità per far male agli avversari. Gli assist (decisivi) contro Genoa (1-0) e Roma (1-1) si cumulano alle reti realizzate contro Monza e Udinese, altrettanto decisive sui risultati del Toro (due pareggi per 1-1. Perciò se deve pensare a gol in arrivo da giocatori non esattamente specializzati nel “mestiere” è chiaro che nella mente dell’allenatore tra i primi nomi, se non proprio il primo, compare Ilic.
Recupero sprint dopo l’infortunio del 2 marzo: col Frosinone giocherà al posto dello squalificato Ricci
Le cure Il serbo anche in questa circostanza ha dato dimostrazione di estrema serietà. Detto che lo staff sanitario del Toro si è rivelato una volta di più molto efficiente nella individuazione della prognosi, il giocatore ha inseguito con tenacia il rientro-record sottoponendosi su suggerimento degli specialisti del club a un periodo di riabilitazione effettuato in una struttura di Belgrado. E così ha potuto avere vicini i suoi cari: un elemento sempre importante nella soluzione di problematiche psicofisiche.
Il vantaggio Il ritorno del play consentirà al tecnico di non spostare Tameze a centrocampo