L’uomo da punti
SE FABBIAN SEGNA IL BOLOGNA VINCE MOTTA GLI CHIEDE DI FARE IL FERGUSON
Il campionato Fabbian è partito titolare 9 volte e in 12 è subentrato, ma le sue presenze sono state “pesanti”
La fiducia L’allenatore è convinto: «Attacca gli spazi, per i difensori è difficile da “leggere”»
Cinque gol, due all’ultimo secondo, e altrettanti successi: può essere lui il vice Lewis operato ai legamenti e che starà fuori per sei mesi
Il prescelto ha la facoltà di vedere la porta e l’esuberanza ormai ragionata nell’essere riuscito a crescere da così a così. Il prescelto – che poi sa di predestinato – è Giovanni Fabbian, 5 gol da 15 punti in questa stagione, cinque macrogranuli in due casi decisivi e all’ultimo tuffo (contro Cagliari ed Empoli), ma sostanzialmente pesantissimi: quando “San Giovanni” segna, il Bologna vince. Ieri è stato operato Lewis Ferguson - a Bologna e dal professor Zaffagnini - per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: tempi di recupero ancora indefiniti, ma si sa che siamo attorno ai sei mesi. Nel frattempo, Thiago Motta ha un chiodo fisso: trovare l’uomo che farà al meglio il vice-Lewis. E quell’uomo, quel ragazzo, è soprattutto Giovanni Fabbian, spesso usato come arma da gara in corso ma che in questi mesi è stato investito del ruolo di alterego dello scozzese. Lo ha detto il campo, poi le titolarità sono state non troppe anche perché Ferguson titolare lo è stato sempre (31 su 32). Ma la storia – a meno di alternative che per ora convincono meno – porta all’ex Inter: per fisicità, tempi, inserimenti e... indottrinamento lievitato di giornata in giornata.
L’evoluzione Giovanni Fabbian in questa stagione è partito dal 1’ nove volte ed è subentrato in 12 occasioni. Cinque i gol di cui due all’ultimo secondo: è successo contro il Cagliari, sfruttando una palla non trattenuta dal portiere ed è capitato a Empoli, quando Caprile – dopo aver parato tutto – si è piegato alla sua rasoiata sottoporta per lo 0-1 finale. Poi, gli altri tre che hanno dato seguito (ma anche aperto) ad altrettante vittorie. L’evoluzione di Fabbian è anche leggibile nelle parole di Thiago Motta. Facciamo il percorso. Nell’agosto 2023, quindi quasi un anno fa e appena avuto in squadra, Thiago disse: «Mi sta convincendo molto, ha una forza fisica straordinaria. È bravo negli inserimenti e grazie a questi può arrivare facilmente al gol. Può migliorare nel dialogo con i compagni e nell’azione in fase difensiva. È un ragazzo interessante e che si è inserito molto bene nel gruppo. Sarà sicuramente un grande aiuto per noi». Qualche mese dopo, e anche a seguito di gol importanti – ecco Motta a gennaio 2024. «È molto generoso. Dà grande energia, profondità e coraggio. Si sta meritando il rispetto degli altri e merita di giocare». C’è stato anche un paragone con Ferguson a febbraio («Non mi piace che vengano fatti paragoni. Giovanni da quando è arrivato è cresciuto tanto, si allena forte, ha caratteristiche tecniche e fisiche importanti. Sa che per giocare deve alzare il livello, lo sta facendo») e la recente investitura di marzo. «Fabbian capisce bene come attaccare gli spazi. Ha questo talento. È difficile per i difensori da leggere, deve continuare a sfruttare questo momento».
Le due telefonate Domanda: e se Motta si inventasse qualcun altro nel ruolo di Ferguson, ovvero quel “sottopunta” errante nel 4-1-4-1? Ci sono tre alternative: Urbanski, Aebischer, Moro. Dipende dalla lettura che Motta farà della Roma. Ma Fabbian, ad ora, è il principe designato perché sostanzialmente è quello che più assomiglia all’ineguagliabile Ferguson. Fabbian l’estate scorsa era vicino all’Udinese (molto meno al Frosinone): una telefonata (più un’altra di Motta, che lo colpì per avergli elencato non i pregi, ma i difetti...), nonostante il mancato approdo di Samardzic all’Inter fece sterzare l’Under 21 a Bologna. Acquisto a 5 milioni con recompra interista al secondo anno da 12. Fabbian non si muoverà da Bologna. in campo farà il Ferguson fino alla fine.