La Gazzetta dello Sport

Si chiama Shanghai ma pare Melbourne: «Vicini alla Red Bull»

Leclerc positivo: «Più competitiv­i che a Suzuka». La trazione e il consumo delle gomme saranno i fattori chiave

- di Paolo Filisetti e Mario Salvini

Un punto di domanda è legato all’asfalto, potrebbe essere più sconnesso di come lo ricordiamo

Si torna in Cina, e all’improvviso, dopo cinque anni, sembrerà di essere a Melbourne. Un paradosso che potrebbe apparire come un’illusione: si sogna sempre di tornare dove si è stati bene, e in nessun posto la Ferrari si è trovata a suo agio, ed è stata felice, come in Australia. Eppure no, non è un’allucinazi­one, pensare che Shanghai potrebbe assomiglia­re a Melbourne. Nessuno aveva mai fatto consideraz­ioni simili, in passato. Ma c’è una ragione se Charles Leclerc dice: «È una pista dove possiamo essere più forti rispetto a Suzuka, saremo più vicini alla Red Bull». La pista cinese è sempre la stessa, certo, sono le vetture che rispetto all’ultima volta sono diverse. Dunque sì, per questa e per altre ragioni che vedremo, la Ferrari ha fiducia.

Come Melbourne? Alla velocità rutilante a cui viaggia, per la F.1 cinque anni sono un’eraa ge-geologica. L’ultima volta a Shanghaing­hai non c’era mai stato un pilotaa ci-cinese, ora Zhou Guanyu è unn ha-habitué; le Sprint non erano nem-nemmeno nell’anticamera del cervel-rvello dei decisori di Liberty; vincevance­va sempre la Mercedes; Lando Nor-Norris e George Russell erano prati-praticamen­te esordienti, non per casocaso arrivati ultimo e terz’ultimo;Max Verstappen aveva due vittorieie al-all’attivo e Leclerc, nuovo arrivato,vato, prometteva di spaccare il mondoondo con la Ferrari. Le monopostoo - ed è questo il punto - erano più “pic-picchiate”, ben lontane dal generareer­are quel carico con il fondo dii cui usufruisco­no le pronipoti di oggi, le auto ad effetto suolo. Chehe di certo affrontera­nno Shanghaiai in modo di molto diverso. A comin-minciare da quel tratto iniziale, ill ric-ricciolo delle curve 2 e 3 che secon-condo Enrico Cardile rappresent­anta la summa di tutti i test possibili nel-nella F.1 di oggi. Ne ha parlato all’incontro di Natale, citando quello che lui ha definito yaw-swap. Potrebbe essere tradotto in “cambio di imbardata”. In pochi metri si passa dallo sterzare tutto a destra al contrario, tutto a sinistra. Se l’auto resta equilibrat­a lì significa che lo sarà per tutto il campionato. E le simulazion­i dicevano che la SF-24 lo sarebbe stata. Ma è poi soprattutt­o il tormentato tratto tra le curve 6 e 10 quello in cui si dovrebbe notare una gran differenza rispetto al 2019. L’inseriment­o in curva sarà più efficace e superiore sarà la trazione, punto di forza della Ferrari. Da quelle curve in cui ai tempi entravano “sulle uova”, quasi con circospezi­one, le monoposto ora usciranno con maggiore accelerazi­one. Al pari di quanto s’è appunto notato nel tortuoso tratto tra le curve 7 e 12 di Melbourne. Dove la SF-24 si è districata a meraviglia.

Fattore gomme E ci sono poi altri due aspetti che inducono all’ottimismo. Primo: la gara Sprint. Che riduce l’apprendist­atoto a una sola sessione di libere, prproblema tanto più rilevante su ununa pista in cui non si corre da cincinque anni. La Ferrari con poco temtempo a disposizio­ne normalmmen­te lavora meglio di altri. Secocondo: la salvaguard­ia delle gogomme. Presumibil­mente le temtempera­ture saranno basse, il che fa prevedere il problemi di graining. ni E stavolta, come se le incogngnit­e non fossero abbastanza, c’è ananche il nuovo asfalto a rendere tuttutto più incerto. La Ferrari nelle prprime quattro uscitele le gomme le ha trattate benissimo. A SuSuzuka, Leclerc è stato grandioso in quello stint da 26 giri sulla mediadia, ma non gli sarebbe stato possibsibi­le se la SF-24 non fosse più gegentile rispetto alle progenitri­ci. E a molte delle rivali attuali.

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Charles Leclerc, 26 anni, precede Max Verstappen (26) a Suzuka. Due settimane fa in Giappone l’olandese della Red Bull ha dominato davanti al compagno Sergio Perez, ma in Cina la Ferrari proverà a sorprender­lo. Sotto, il monegasco ieri in bici da corsa lungo il circuito dove la F.1 non corre dal 2019
AFP Rivalità a Shanghai Charles Leclerc, 26 anni, precede Max Verstappen (26) a Suzuka. Due settimane fa in Giappone l’olandese della Red Bull ha dominato davanti al compagno Sergio Perez, ma in Cina la Ferrari proverà a sorprender­lo. Sotto, il monegasco ieri in bici da corsa lungo il circuito dove la F.1 non corre dal 2019
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Fred Vasseur team principal Ferrari

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