La Gazzetta dello Sport

La favorita soffre, poi spicca il volo Monza si perde sul più bello

Il primo round va alla squadra umbra, i brianzoli lottano ma sprecano troppo Domenica gara-2 alle 15.15

- di Davide Romani

I tecnici Lorenzetti: «Bene, ma siamo ricaduti in vecchi errori». Eccheli: «Peccato il set iniziale»

L’effetto sorpresa dura poco meno di un set. Il primo round della finale scudetto va a Perugia. Monza – alla prima serie tricolore della storia – è una squadra in fiducia per i due scalpi nobili di questi playoff (Civitanova nei quarti, Trento in semifinale) ma dopo aver aggredito la Sir per buona parte del parziale d’apertura si scioglie, va sotto 2-0, ha una reazione d’orgoglio nel terzo prima di alzare bandiera bianca in quattro set. Alla settima finale scudetto e all’inseguimen­to del quarto trofeo stagionale su quattro manifestaz­ione a cui ha partecipat­o (Supercoppa, Mondiale per club, Coppa Italia e ora lo scudetto), fanno festa gli umbri, che tornano a giocare una gara di una finale per il titolo davanti al proprio pubblico – 4.761 spettatori - dopo 711 giorni. Allora, l’8 maggio 2022 in gara-3, riaprirono la serie con Civitanova, che però poi vinse lo scudetto. Ieri hanno indirizzat­o sul binario sperato la corsa tricolore.

Mago Angelo Sorride Angelo Lorenzetti, alla seconda finale consecutiv­a tra Trento e Perugia, all’inseguimen­to del quinto scudetto della carriera da tecnico e di un record. Vincere il tricolore nella quarta città diversa dopo il bis di Modena (2002 e 2016), quello di Piacenza (2009) e il titolo conquistat­o in Trentino l’anno scorso. E ci mette tutta la sua saggezza per guidare in porto la nave Sir. Soprattutt­o nel finale di quarto set quando Monza intravede la possibilit­à di allungare il match al tie break. Il suo time out sul 19-18 per i brianzoli è perentorio: «Ricordatev­i gara-2 con Milano (nei quarti Perugia subì la rimonta e perse 3-2, ndr). Ora tutti insieme oltre il limite». E i suoi ragazzi lo hanno ascoltato sfruttando anche l’ingresso nel finale di capitan Leon. «Siamo entrati in campo sapendo quello che Monza era riuscita a fare con Civitanova e Trento. Non era facile – analizza Lorenzetti -, anche perché in qualche momento siamo ricaduti in certe cose del passato da non ripetere nelle prossime partite».

Battute C’è un po’ di rammarico per la squadra di Eccheli perché il Vero Volley nel primo set esce meglio dai blocchi, complice il turno al servizio di Galassi, arriva a guidare fino al 20-14, si costruisce tre set point (24-21) prima di subire la reazione umbra rianimata dalle battute di Semeniuk e Plotnytsky­i. Una volta sfumata la grande occasione di mettere la testa avanti nel primo atto della finale scudetto, i brianzoli hanno palesato tutta la stanchezza di questi playoff. Prima di ieri, in 42 giorni, il Vero Volley aveva giocato 10 match contro i7 di Perugia. Tre gare in meno, che nella gestione di una finale scudetto hanno permesso agli umbri di avere più benzina in corpo da mettere in campo. E non sono bastate le mosse provate da coach Eccheli per rovesciare l’esito della partita: nel terzo set ha mandato in archivio il modulo a tre schiacciat­ori e riproposto in campo l’opposto Szwarc. Scelta che ha pagato in quel parziale ma non sulla lunga distanza. «Ho due dispiaceri. Il primo set era lì da vincere – dice coach Eccheli -. E poi il calo nel secondo parziale, anche se poi la squadra ha trovato la sua caratteris­tica principale che è la voglia di stare in campo e la capacità di non mollare».

Rivincita Domenica si torna in campo per gara-2 con la preannunci­ata variazione d’orario. Non si giocherà alle 18 (come da programma originario) ma la partita sarà anticipata alle 15.15 perché nello stadio a fianco del palasport monzese, alle 20.45, è in programma Monza-Atalanta per la 33a giornata di Serie A.

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 ?? ZANI/LEGAVOLLEY ?? Festa umbra A sinistra un attacco di Roberto Russo, 27 anni. L’azzurro è stato uno dei protagonis­ti di gara-1 con 12 punti. Qui sopra l’esultanza dell’ucraino Plotnytsky­i e del brasiliano Flavio
ZANI/LEGAVOLLEY Festa umbra A sinistra un attacco di Roberto Russo, 27 anni. L’azzurro è stato uno dei protagonis­ti di gara-1 con 12 punti. Qui sopra l’esultanza dell’ucraino Plotnytsky­i e del brasiliano Flavio

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