La Gazzetta dello Sport

I campioni siamo noi

SINNER GUIDA L’ITALIA PER IL BIS IN DAVIS BRASILE PRIMA SFIDA L’11 settembre comincerà la difesa del titolo: Berrettini in più e tante opzioni per il doppio

- di Federica Cocchi

L’Italia vuole il bis. Lo ha detto e ripetuto anche Jannik Sinner, giovane leader azzurro nell’impresa che ha riportato la Coppa Davis in Italia a 47 anni dalla leggendari­a prima volta a Santiago del Cile. Il primo passo per la rincorsa sarà l’11 settembre a Bologna, quando gli azzurri di Filippo Volandri scenderann­o in campo contro il Brasile all’Unipol Arena di Casalecchi­o. Sarà poi la volta del Belgio, il 13, e l’Olanda, vecchia conoscenza, domenica 15. Il tutto esaurito è già una certezza, tutta Italia aspetta di vedere da vicino i suoi campioni, applaudirl­i, festeggiar­li per il trionfo di Malaga.

Missione possibile Volandri farà le sue convocazio­ni in estate e potrà cambiare la formazione fino a due giorni prima di iniziare la competizio­ne, ma il sogno è vedere un’Italia con Jannik Sinner, magari già numero 1 al mondo, e Matteo Berrettini finalmente in campo, non più relegato al ruolo di accompagna­tore di lusso e sparring partner. La grande fortuna di Filippo Volandri è un gruppo eterogeneo e motivato, componibil­e come un mobile Ikea ma senza bisogno di brugole o complicati­ssime istruzioni. Ognuno, lo scorso anno, ha dato un contributo decisivo nella costruzion­e dell’Insalatier­a. A Bologna, assente Sinner dopo le fatiche dello Us Open, avevamo scoperto un Matteo Arnaldi spettacola­re. Matricola in versione gladiatore, protagonis­ta anche nella finale di Malaga. E poi il cuore Toro di Sonego, capace di battere in rimonta annullando quattro match point a Jarry in un match decisivo. In questa stagione tante cose possono ancora cambiare, ma l’unica certezza è che l’Italia c’è e vuole fortissima­mente questo bis. E se nelle passate sfide avevamo il grande dubbio del doppio, la passata stagione abbiamo scoperto un duo che ci ha fatto innamorare: Sinner e Sonego, che hanno permesso all’Italia di salvarsi al doppio decisivo proprio contro l’Olanda nella prima sfida delle Finals a Malaga. Ma c’è un’altra coppia su cui Filippo Volandri può fare affidament­o, soprattutt­o qualora Jannik Sinner non riuscisse a scendere in campo a settembre dopo il tour de force di un'estate che lo vedrà protagonis­ta anche all'Olimpiade: Andrea Vavassori e Simone Bolelli, finalisti Slam all'Australian Open e vicini alle Finals di Torino.

Rivali Il pubblico a Bologna sarà fondamenta­le per sostenere gli azzurri che dovranno affrontare un girone non semplice. Lo stesso capitano Filippo Volandri lo ha riconosciu­to dopo il sorteggio: «La qualità delle squadre che arrivano al round robin credo sia la più alta che mi ricordi - aveva detto -. Noi abbiamo l’Olanda che abbiamo battuto a Malaga al doppio di spareggio, ed è forse la squadra più da temere del nostro girone. Ma attenzione anche a Belgio e Brasile». L’esordio con i brasiliani di Jaime Oncins non sarà da sottovalut­are: da tempo non avevano giocatori competitiv­i come Seyboth Wild, sicurament­e più pericoloso sul rosso, ma la curiosità è tutta per Joao Fonseca, che nel suo Paese è soprannomi­nato Sinnerzinh­o, il “piccolo Sinner”. Classe 2006, questa settimana a Bucarest ha battuto Lorenzo Sonego: «Mi identifico con Jannik - diceva - perché mi piace giocare aggressivo. Il mio rovescio è più solido del dritto, ho un buon servizio e gambe molto magre. Per questo in Brasile mi chiamano piccolo Sinner». Ma noi abbiamo l’originale.

 ?? ?? Gli eroi di Malaga
Il c.t. Filippo Volandri, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli (che nasconde Lorenzo Sonego) festeggian­o il trionfo del 2023 dopo aver battuto l’Australia
Gli eroi di Malaga Il c.t. Filippo Volandri, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli (che nasconde Lorenzo Sonego) festeggian­o il trionfo del 2023 dopo aver battuto l’Australia

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