LA SCELTA DI CARDINALE
Parametri da Milan Non scalda San Siro
Julen Lopetegui aspetta il Milan e intanto i media inglesi rilanciano la notizia di un’offerta del West Ham e di un imminente viaggio in Inghilterra dell’ex c.t. della Spagna. Una fake news o un tentativo di metter fretta ai rossoneri? La concorrenza londinese è vera, come è concreta la volontà di Lopetegui di chiudere alla svelta l’accordo rossonero: è la sua priorità. L’Europa League che manca nella bacheca del Milan, e che è costata il posto a Stefano Pioli, è l’unico titolo conquistato in carriera dal tecnico, nel 2020 con il Siviglia. Le esperienze precedenti erano state meno fortunate ma comunque di altissimo livello: Real Madrid, Porto, nazionale spagnola prima della stagione 2022-23 alla guida del Wolverhampton.
Strategia Caratteristiche tecniche, profilo personale e pretese economiche: Lopetegui è in linea con tutti i parametri rossoneri. Il club segue la propria strategia autosostenibile e Lopetegui accetterebbe: ha uno stile di gioco riconoscibile e sa come si coltiva il talento. Lo stesso ex c.t. ha iniziato dalla panchina delle selezioni giovanili spagnole, vincendo il titolo europeo con Under 19 e Under 21. Adatta la rosa a disposizione al modulo più funzionale, ed è abituato a collaborare con i dirigenti sul mercato: non è tipo da imposizioni. Il carattere semmai è un punto interrogativo: in carriera ha sofferto la pressione dei grandi club e nella prossima stagione San Siro sarà particolarmente esigente.
Entusiasmo Lopetegui corre il rischio di essere sorpassato da Fonseca, che è entrato in corsa dopo di lui: lo spagnolo è stato il primo
candidato a essere contattato e il primo a incontrare la dirigenza rossonera. Tanto che si conoscono i termini di un eventuale accordo: stipendio annuale vicino ai 4 milioni, con la possibilità di firmare un biennale con opzione per un terzo anno. Prima e dopo i colloqui le relazioni sono state positive, ma non c’è stata l’accelerata che l’ex c.t. si augurava. Il club si è preso tutto il tempo necessario per riflettere e per presentare a Cardinale le opzioni definitive.
Nel frattempo si è levata anche la voce della piazza rossonera per cui Lopetegui non è l’uomo giusto per riaccendere l’entusiasmo spento: oggi il club è sensibile all’umore dei tifosi.