La Gazzetta dello Sport

«Partita decisa dall’espulsione Vorrei rivedere l’uscita su Nico»

Il tecnico viola: «Dura arginare una Dea del genere. Carnesecch­i su Gonzalez mi lascia dei dubbi»

- di Matteo Pierelli INVIATO A BERGAMO ANSA

Per noi è un momento fantastico. Il giallo a Scamacca? È il calcio, allora togliamo i contrasti

Tullio Gritti Vice allenatore Atalanta

Ripartire «Abbiamo una semifinale di Conference e in campionato dobbiamo risalire»

Così fa male. La corsa della Fiorentina in Coppa Italia finisce a Bergamo nel modo più beffardo: gol subito al 95’ da Lookman sul filo del fuorigioco e Pasalic che poi infila il 4-1 con i Viola, in dieci per buona parte del secondo tempo, tutti in avanti. Eppure la squadra di Vincenzo Italiano ha lottato, ci ha provato, si è sistemata anche a cinque dietro nell’emergenza, con Mandragora centrale. E, se non altro, alla fine si è presa gli applausi dei suoi tifosi. Ma lasciare l’Atalanta in superiorit­à numerica e pensare di salvare la pelle è quantomeno complicato. Anche se i supplement­ari erano a un passo e se si fosse arrivati ai rigori, i precedenti con Parma e Bologna erano incoraggia­nti.

Espulsione decisiva Adesso i toscani dovranno mettere anima e corpo nella Conference League, l’obiettivo più importante che resta in questa stagione. I Viola sognavano la finale come lo scorso anno, la volevano per dedicarla a Joe Barone (in tribuna a Bergamo c’erano i quattro figli) e perché in fondo un trofeo a Firenze manca dal 2001, quando la squadra di Roberto Mancini alzò la Coppa Italia. I Viola sono partiti anche abbastanza bene, ma hanno preso gol dopo 8 minuti da Koopmeiner­s, bravo a sfruttare un errore in impostazio­ne. A quel punto la strada è stata tutta in salita e l’espulsione di Milenkovic ha fatto il resto. «Inevitabil­mente la partita si è decisa lì – l’analisi di Italiano -. Dopo l’espulsione, la nostra prima in tutta la stagione, è stata dura, anche perché dopo devi cambiare spartito. Rimanere in dieci uomini è di una difficoltà enorme. Abbiamo cercato di tenere botta e contenerli, riuscendo anche a fare gol. Ma contro questa Atalanta, che ha da poco eliminato il Liverpool, era dura. È arrivata una sconfitta, ma fino a quando abbiamo preso il 3-1 la difesa si era arrangiata con ordine, come non sempre ci riesce. Poi ci sono due episodi dubbi in questo doppio confronto: su Nico Gonzalez l’uscita di Carnesecch­i la vorrei rivedere e poi

Scamacca all’andata poteva anche essere espulso e al ritorno non ci sarebbe stato».

Ripartire La Viola, in ritardo in campionato, si giocava una buona fetta di stagione a Bergamo. In Coppa Italia era alla terza semifinale consecutiv­a ma quando è arrivata l’espulsione di Milenkovic la partita si è virtualmen­te chiusa. Italiano è stato costretto a buttare dentro Martinez Quarta sacrifican­do Belotti e cercando di proteggere Terraccian­o, spostando tra l’altro Mandragora indietro, da difensore centrale. Ma non è bastato. Il muro è crollato sotto i colpi di Scamacca, Lookman e Pasalic. «Dispiace – continua Italiano -, l’atmosfera dell’Olimpico ci era piaciuta lo scorso anno e volevamo ritornarci anche stavolta. Ma l’Atalanta è stata brava a sfruttare la superiorit­à. Però dobbiamo ripartire subito: abbiamo una semifinale di Conference da giocare e serve risalire anche in campionato».

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Condottier­o con grinta Vincenzo Italiano, 46 anni, cerca di caricare la Fiorentina

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