La Gazzetta dello Sport

«Julen sa lavorare con i big Gestisce esigenze e pressioni»

- di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

La tattica Chiede sempre di pressare alto lasciando poco spazio tra le linee

Il sistema È un candidato perfetto per farsi carico di un club come il Milan

Nella primavera del 2019 Monchi appena rientrato al Siviglia dopo l’esperienza alla Roma doveva scegliere un nuovo allenatore per il club che dall’addio di Unai Emery nel 2017 aveva fallito con Sampaoli, Berizzo, Montella e Machin. Puntò su Julen Lopetegui. Oggi Monchi è di nuovo con Emery, all’Aston Villa. E resta una persona altamente qualificat­a per parlare del primo obiettivo per la panchina della dirigenza del Milan.

► Partiamo da una valutazion­e generale.

«Julen per me ha tre virtù che considero fondamenta­li per qualsiasi allenatore: grandi qualità profession­ali, competitiv­ità, gestione del gruppo. Quando iniziai a parlare con lui per portarlo al Siviglia fu qualcosa che avvertì immediatam­ente, e certe qualità non si perdono col tempo, anzi, si consolidan­o con l’esperienza. Quando poi abbiamo iniziato a lavorare sulla costruzion­e della squadra, quel Siviglia aveva bisogno di un cambio radicale a livello di uomini, le virtù che avevo visualizza­to nei primi colloqui si sono materializ­zate nel quotidiano, tra allenament­i e partite, e hanno portato al conseguime­nto degli obiettivi prefissati”.

► Pensa si possa adattare bene al Milan? «Sì. Non avrà nessun problema perché è abituato a lavorare in grandi squadre, e quindi in situazione di grande pressione ed esigenza. Penso al Porto, al Real Madrid, alla nazionale spagnola, al Siviglia, situazioni nelle quali le aspettativ­e sono pane quotidiano. Per questo sono convinto che Julen sia un candidato perfetto per farsi carico dell’esigen► E alla Serie A? «Lo stesso. Innanzitut­to il calcio è ogni giorno più globalizza­to. In quello italiano poi l’aspetto tattico è storicamen­te di grande rilevanza e Julen è un allenatore che lavora benissimo sotto questo profilo e che ha grandi alternativ­e di gioco tanto a livello offensivo come difensivo. Penso che possa adattarsi alla perfezione».

► Il Milan però viene da un momento difficile.

«Si, può essere un momento complicato per farsi carico del Milan visto quanto è successo negli ultimi mesi però anche sotto questo aspetto Julen ha grande esperienza. Quando è arrivato da noi il Siviglia il club veniva da due anni piuttosto complicati, e lo stesso gli è capitato al Wolverhamp­ton, che ha preso in profonda crisi e ha risollevat­o. E con la nazionale aveva tirato su un ambiente in difficoltà. Sono tre esempi importanti a mio avviso. Per questo ritengo possa essere molto utile a questo Milan».

► Altro da sottolinea­re?

«Due cose. Julen è una figura idonea perché sa tirar fuori il meglio dai giocatori, e non solo, va considerat­o un altro aspetto importante: è un allenatore abituato a lavorare con e per il club. Capisce e interpreta perfettame­nte le esigenze della società. Ha le sue pretese, le sue richieste, come è nomale che sia, però lavora sempre in sintonia con il club. È esigente, ma sempre per il bene di chi gli ha affidato la squadra e mai per questioni di egoismo personale. È un vero uomo di club. Io faccio il direttore sportivo e parlo per esperienza personale: con lui ho lavorato in maniera molto, molto comoda e proficua».

► Chiudiamo con l’aspetto tattico.

«È un allenatore che chiede alle sue squadre di pressare alto lasciando poco spazio tra le linee, temendo i reparti stretti per provare a far partire rapidament­e la pressione una volta perso il pallone. E in fase di costruzion­e gli piace tener palla, dominare il gioco, allargare il campo per cercare di generare lo spazio necessario per far male al rivale. Questo in campo. Nello spogliatoi­o è un allenatore che maneggia bene il gruppo, capace di convincere i giocatori delle proprie qualità e della possibilit­à di raggiunger­e gli obiettivi prefissati. Per tutte queste cose per me è un tecnico ideale per il Milan».

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La coppia vincente
A sinistra Julen Lopetegui, 57 anni, con Monchi, 55, al Siviglia
GETTY za sempre presente in un club come il Milan, uno dei grandi d’Europa». La coppia vincente A sinistra Julen Lopetegui, 57 anni, con Monchi, 55, al Siviglia

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