Sportiello, Gabbia e Thiaw: la difesa di riserva funziona
Milan solido pur senza Theo, Tomori, Calabria e Maignan (finito ko nel riscaldamento)
Il Milan non ha fatto 70 punti, gli stessi dello scorso campionato, per il rendimento difensivo. Eppure, a Torino la notizia migliore è stata la tenuta davanti a Sportiello, la capacità di portare a casa una partita non bella con il pragmatismo. Un punto serviva, un punto è arrivato... senza subire gol. Era successo solo una volta dall’11 marzo a oggi. Farlo con una difesa inedita, quasi completamente senza titolari, non è stato banale: Sportiello e Thiaw sono stati tra i migliori, Gabbia è stato positivo come sempre, Florenzi e Musah sulle fasce – fuori ruolo – sono andati in difficoltà solo qualche volta. Maignan, risentimento all’adduttore nel riscaldamento, ha potuto guardare sereno.
I mezzi di Thiaw Pioli nelle dichiarazioni è stato concreto come sul campo: «Non solo i centrali hanno fatto bene, abbiamo giocato la partita che avevamo preparato con grande determinazione e sacrificio. Mi è piaciuta la voglia di ottenere il risultato». E su Thiaw: «Malick ha avuto una stagione particolare, l’infortunio gli ha tolto la condizione. Ha dei mezzi ma il difensore è un ruolo bastardo, devi esser pronto, devi essere sulle punte e all’erta. Thiaw non è sempre così attento e determinato ma ha i mezzi». Da ex difensore, la frase sul ruolo fa sorridere: sincero.
La stagione La Juve certo ha aiutato, con il suo calcio a basso ritmo. Se si aggiunge che Pioli ha rischiato meno del solito, ecco il quadro: il Milan non ha concesso ripartenze e transizioni come altre volte, anche se il discorso ovviamente è più complesso di così. Una squadra è un organismo unico e il Milan disegnato da Pioli accetta il rischio per principio: attacca con tanti uomini, ha centrocampisti molto più bravi ad attaccare, aggredisce spesso uomo su uomo per recuperare palla e usare Theo, Pulisic, Leao in transizione. Le occasioni concesse così sono una conseguenza non inevitabile, ma logica.
Il mercato In futuro, inevitabilmente, qualcosa cambierà. Il nuovo allenatore porterà caratteristiche diverse e là dietro ci sarà qualche faccia nuova. Kjaer, a meno di sorprese, non sarà più al Milan da luglio. Dal mercato arriveranno un terzino e probabilmente un centrale. Il quartetto Kalulu-Tomori-Thiaw-Gabbia, tra infortuni ed errori, non sembra sufficiente per una squadra da scudetto, nonostante Gabbia sia stato uno dei migliori milanisti del 2024. Forse il migliore.