L’Europa è più vicina
BOLOGNA VINCERE VALE DOPPIO: PASS PER LE COPPE E AGGANCIO JUVE Battere l’Udinese di Cannavaro dà la qualificazione dopo 22 anni e il terzo posto con i bianconeri
Con una vittoria il Bologna godrebbe due volte: tornerebbe in Europa ventidue anni dopo l’ultima apparizione datata 27 agosto 2002 (Intertoto) e si accomoderebbe al 3° posto vicino alla Juventus che dovrà ospitare alla penultima giornata. Il tema è questo ed è doppio, lo svolgimento lo si vedrà dalle 15 in poi per Bologna-Udinese, estasi (possibile) e tormento da una parte e dall’altra, Champions e salvezza in un colpo solo, due campioni tosti e vincenti (41 titoli totali da calciatori), ovvero Thiago Motta e Fabio Cannavaro.
La promessa di Saputo L’attualità si srotolerà nel pomeriggio di oggi. Ma per riattivare la Macchina del Tempo europea - che il Bologna e Bologna non vede l’ora di poter riaccendere - c’è da fare un “rewind”, un passo indietro che porta a dieci e nove anni fa quando Joey Saputo divenne azionista di maggioranza e poi presidente del club. «Cosa posso offrire alla piazza – disse il n°1 italo-canadese nel 2015 -? Una crescita graduale e costante per almeno una decina di anni. Alla fine del percorso, il Bologna potrà essere pari alle grandi, comunque in grado di lottare per l’Europa League, per la Champions o per lo scudetto». L’ultima parola è un pianeta a parte ma per il resto, beh, ancora pochi passi e Saputo sarà ufficialmente stato di parola. E non vede l’ora, il presidente del Bologna, di poter dare concretezza ai piani iniziati col suo arrivo a Bologna. In questi anni il Bologna ha plasmato l’organizzazione, l’assestamento (oltre che, inizialmente, la promozione in A); ha voluto rendersi credibile e sostenibile considerando la forza e la solidità economica ma senza sperperare soldi. E dopo anni di progressioni, di una salvezza targata Mihajlovic, di campionati molto simili, ecco l’impennata inattesa ma non per questo immeritata. Anzi. «Ritrovarsi oggi in questa posizione dopo dieci anni significa che prendere il Bologna in quel momento per me è stata la scelta migliore. Per anzianità di servizio sono il secondo presidente della storia dopo Dall’Ara? Spero di fare come lui...» aveva detto proprio Saputo un mese fa. Sarà lui a decidere sulla permanenza di Motta, il cui futuro è il tormentone del momento. Per oggi, intanto, sono previsti 28.000 spettatori una coreografia speciale.
Vendetta e lode Resta il fatto che oggi, vincendo anche per vendicare quel netto k.o. (3-0) dell’andata, il Bologna riabbraccerebbe l’Europa da quell’Intertoto 2002. E questo conta. «Sarebbe un primo traguardo di Saputo - dice l’ex di quella coppa Michele Paramatti - e tutto meritato perché il Bologna in ogni giornata ha dimostrato di saper stare lassù». Lassù: coi tre punti che darebbero anche l’aggancio alla Juventus. «Se dovessimo vincere saremmo comunque in Europa - ha detto Motta -? Noi vogliamo offrire il miglior calcio possibile: sul risultato non abbiamo il controllo, sul come preparare la gara sì. E io voglio vedere la miglior partita dell’anno». Thiago è a quota 110 punti dal settembre ‘22: vuole la lode.
L’Europa? Pensiamo a quel che si può controllare: a giocare. Voglio la gara più bella
Thiago Motta